Tav. Chiamparino: chiederò il referendum. Salvini: sono favorevole
Il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino
Prosegue il botta e risposta a distanza tra il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il vicepremier Matteo Salvini sulla Tav. «Salvini continua a mentire e a prendere in giro i piemontesi e gli italiani - afferma Chiamparino - Dice che non c'è blocco dell'opera quando il governo Conte-Salvini-Di Maio ha chiesto fin dall'autunno a Telt (la società italo-francese che si occupa della realizzazione dell'opera, ndr) di non avviare i bandi mettendo a rischio concreto i contributi europei e la realizzazione della Tav. Dice che i cantieri sono già fermi, mentre sul versante francese si continua a scavare il tunnel di base, giunto ormai a oltre sette chilometri, e si fermerà presto proprio per il blocco dei nuovi bandi. Se vuole essere coerente, Salvini sblocchi i bandi, tutto il resto sono balle. Martedì in Consiglio regionale porterò la richiesta di consultazione popolare, perché i cittadini possano liberamente pronunciarsi». Pronta la replica di Salvini: «Ai referendum siamo sempre e comunque favorevoli». «Il progetto può essere rivisto, si possono risparmiare dei soldi», ha aggiunto il vicepremier e ministro dell'Interno, oggi in Sardegna, spiegando che la mozione approvata ieri alla Camera «si impegna a rivedere il progetto».
Intanto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24 ha detto: «Non c'è una sola opera bloccata in questo Paese. C'è soltanto la Tav sospesa per capire se i tanti miliardi impegnati, possono essere spesi meglio per tutti gli altri cantieri sul territorio nazionale. Nelle prossime settimane approveremo un decreto con alcuni punti di modifica del Codice dei contratti pubblici che sono quelli che veramente bloccano i cantieri e non permettono ai tecnici dei comuni di fare quella firmetta necessaria. Hanno paura di metterla nel modo sbagliato».