Migrazioni. Quasi 1.200 persone soccorse dalla Guardia costiera italiana
Pozzallo, Catania, Augusta, Messina e Crotone. Questi i porti destinati ad accogliere quei 1.157 profughi tratti in salvo nella notte dalle unità della Guardia costiera italiana, della Guardia di finanza e di Frontex.
A segnalare martedì i due barconi alla deriva nella zona Sar tra Malta e Italia con 700 e 650 persone era stato il call center degli attivisti, Alarm Phone, lanciando l'allarme sulla possibile presenza di cadaveri a bordo, secondo quanto riferito dai naufraghi.
"I superstiti riferiscono di 12 persone morte o incoscienti, molti soffrono di disidratazione".
Nella notte la complessa operazione di salvataggio, di cui, però, al momento non è stata data ancora nessuna comunicazione ufficiale dalle istituzioni.
"Erano tra le barche più grandi che abbiamo assistito e siamo molto sollevati che siano state soccorse", twitta Alarm Phone, mentre Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, chiede di conoscere "le condizioni delle persone a bordo, di cui non si sa nulla". A Pozzallo, Catania e Augusta le operazioni di approdo sono in corso.
Oltre 200, invece, sono attesi stasera a Messina, mentre il gruppo più consistente, 650 circa, dovrebbe arrivare a Crotone domani all'alba.
RESCUED‼️
— Alarm Phone (@alarm_phone) October 26, 2022
After long operations carried out by Italian assets during the night, over 1,300 people were rescued off the two boats that had called us in distress. These were some of the largest boats Alarm Phone has ever assisted and we are very relieved they were rescued.
Un altro cadavere intanto è stato recuperato nel mare davanti a Lampedusa dai Vigili del fuoco, fra Cala Pulcino e Capo Ponente.
La squadra è stata avvisata dalla Capitaneria di porto dopo l'avvistamento durante un servizio di pattugliamento e ricerche di dispersi: oltre alla neonata, finita in mare sabato pomeriggio, lunedì era affondato un barcone e 4 migranti erano risultati dispersi. Cinque vigili del fuoco del distaccamento di Lampedusa e un natante sono intervenuti nella zona segnalata: il corpo recuperato non presenta segni di decomposizione, secondo le prime ipotesi si tratterebbe di uno dei dispersi della notte fra domenica e lunedì. A 24 miglia da Lampedusa, quella notte, un barchino con una trentina di migranti a bordo è affondato. I militari della motovedetta della Guardia costiera salvarono 22 uomini, 3 donne e un minore. Emerse subito che c'erano 4 dispersi: tre uomini e una donna. Da allora le ricerche sono in corso. Va ricordato che già nelle ore successive erano stati ritrovati 4 corpi.
Non si sono fermati i cosiddetti sbarchi autonomi sull'isola: altre 74 persone migranti, su due diverse imbarcazioni soccorse dalla Guardia di finanza, sono arrivate sane e salve a Lampedusa. Il pattugliatore Avallone delle Fiamme gialle, a poco meno di 6 miglia, ha intercettato un barchino di 6 metri, partito da Sfax, con a bordo 40 naufraghi - originari di Senegal, Camerun, Costa d'Avorio e Guinea - fra cui 17 donne e 5 minori. La motovedetta V1102 della Guardia di finanza ha poi soccorso un altro natante con 34 a bordo, fra cui 13 donne e 3 minori. Le persone, originarie di Camerun, Guinea, Costa d'Avorio, Senegal e Gambia, sono partite alle ore 21 di lunedì da Mahdia.
Tutti sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove, all'alba, c'erano 1.063 persone. "Lo Stato si attivi immediatamente per i trasferimenti dell'hotspot e per portare le salme in terraferma, non abbiamo più spazio nella camera mortuaria" ha richiamato l'attenzione il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, che da venerdì, in maniera ininterrotta, assiste pietrificato al quotidiano arrivo di cadaveri a molo Favarolo. Nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, un stanza di neanche 3 metri per 3, ci sono al momento 10 salme. E con il recupero di adesso saliranno a 11. Al cimitero di Lampedusa non c'è neanche una cella frigorifera e le temperature, in questi giorni, arrivano anche a 28 gradi. "L'isola sta facendo il possibile per dare la massima dignità a queste persone - ha continuato il sindaco che, nei giorni, scorsi aveva parlato di 'strage degli innocenti' - , ma lo Stato non può lasciarci da soli e in attesa dei tempi della burocrazia per trasferire tutte queste salme".
Va segnalato un altro salvataggio nella notte della nave Ocean Viking, che ha raccolto 56 persone - tra le quali 27 minori non accompagnati - in acque internazionali, 36 miglia a Nordest di Lampedusa. Ora sulla nave di Sos Mediterranée - una delle due 'diffidate' dalla direttiva del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ad entrare in acque italiane - ci sono 202 migranti soccorsi.