Lavoro. Minacce di morte, scorta al sindacalista della Cisl Bentivogli
Il segretario generale dei metalmeccanici Fim Cisl, Marco Bentivogli
Dopo mesi in cui sono stati recapitati attacchi e minacce di morte, l'Ucis (Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale), in coordinamento con le Prefetture di Roma e Ancona, ha assegnato una scorta al segretario generale dei metalmeccanici Fim Cisl Marco Bentivogli. Lo ha comunicato lo stesso Bentivogli all'uscita della riunione tenutasi al Mise sul caso Alcoa aggiungendo che «il clima di rancore e odio sta coltivando il germe di una violenza diffusa a cui occorre mettere argine. Sono saltati i freni al senso di responsabilità che dovrebbe essere la precondizione di qualsiasi dibattito pubblico».
E ciò, continua il segretario generale della Fim, «avviene quotidianamente per opera di anonimi e di personalità che hanno perso il senso del limite e danno fuoco alle polveri di chi non ha mai smaltito i fondi di bottiglia dell'estremismo ideologico populista».
«È un fatto davvero preoccupante. Esprimiamo la nostra solidarietà e la vicinanza della Cisl a Marco Bentivogli ed alla Fim Cisl. La Cisl e tutte le sue categorie non si lasceranno intimidire da chi vuole mettere in discussione con la minaccia della violenza il ruolo libero ed autonomo del sindacato e dei tanti uomini e donne al servizio dei lavoratori che rappresentano in tutti i luoghi di lavoro ed in tutti i territori la nostra l’organizzazione» ha commentato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
La segreteria della Fiom-Cgil in una nota della segreteria nazionale a sua volta «esprime piena solidarietà» a Bentivogli e alla Fim-Cisl per le minacce ricevute. «La Fiom-Cgil da sempre condanna ogni atto di intimidazione che è una violenza inaccettabile in un Paese democratico». A Bentivogli è arrivato anche un messaggio del Pd per bocca di Lorenzo Guerini: «A nome mio e di tutto il Partito Democratico – ha dichiarato il coordinatore della segreteria – esprimo solidarietà e vicinanza».
Una vittoria per Alcoa
Proprio nel tavolo di oggi si è finalmente trovata una soluzione per il caso dell'ex Alcoa di Portovesme. Nei prossimi giorni verrà firmato un accordo che prevede il passaggio a Invitalia e da quest'ultima a Sider Alloys entro il 15 febbraio.
«Precedentemente a quella data andrà costruito e sottoscritto con le istituzioni locali un accordo di programma che favorisca l'investimento, il ricondizionamento dell'impianto e il riavvio della produzione - ha spiegato proprio Bentivogli - abbiamo chiesto di avviare un confronto sul piano industriale e occupazionale a gennaio 2018. In questi lunghi cinque anni non abbiamo mai ceduto alla rassegnazione, opponendo a questa, la speranza e la lotta per il lavoro e la proposta per ridare all'ex sito di Portovesme un futuro in cui si tornasse a produrre alluminio. Il riavvio del sito è un segnale di speranza per l'intero Paese».