Itinerari. Legambiente, una festa in cammino per il Gargano Sacro
Il cammino di FestambienteSud nel Gargano, in Puglia
Una festa in cammino. Sette giorni itineranti alla scoperta del sacro, ma anche nel rispetto dell’ambiente e in un percorso – potremmo dire - di impegno civile. Nel Gargano, in Puglia. Dopo un lavoro di progettazione con esperti, incontri con le comunità e un corso di alta formazione sul turismo culturale, il 25 aprile prende il via da Rignano Garganico la prima edizione del Cammino Evento di “Gargano Sacro”, il progetto che sta trasformando il festival di Legambiente, FestambienteSud, in un itinerario da vivere a piedi. Più di trenta i camminatori che percorreranno le sette tappe, alcuni per tutto il percorso altri alternandosi di tappa in tappa.
Camminare sul Gargano assume tanti significati. Innanzitutto quello del viaggio di pellegrinaggio che attraversa le antiche vie e raggiunge una delle mete più importanti del pellegrinaggio medievale, il Santuario di San Michele. Poi l’immersione in una natura straordinaria, con i paesaggi di pietra, una vegetazione lussureggiante, i segni della presenza dell’uomo che da sempre ha lavorato queste terre. Un viaggio nel tempo che parte dai 50mila anni di storia di homo sapiens narrati dalle testimonianze rinvenute nella Grotta Paglicci di Rignano Garganico, attraversando poi tutte le epoche storiche: quella antica dei Dauni di Monte Saraceno, quelle medievali delle abbazie, dei Santuari e dei Castelli, quella moderna e contemporanea dei numerosi siti e centri abitati che fanno del Gargano una terra di vita ancora pulsante.
il Santuario di San Michele a Monte Sant'Angelo (Foggia) - Ufficio Stampa FestambienteSud
Queste le tappe del percorso: il 25 aprile, dopo la consegna della credenziale, si parte da Rignano Garganico per arrivare a San Giovanni Rotondo con una tappa intermedia al Santuario di San Matteo Apostolo; il 26 aprile da San Giovanni Rotondo all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano dove i camminatori saranno ospiti dei monaci; il 27 aprile da Pulsano si cammina per la città Unesco di San Michele dove alle 20.30 nella Green Cave i camminatori parteciperanno al concerto “Viator: Le Vie della Musica - Dieci Anni di Cammino” anteprima della decima edizione del Festival Viator; il 28 aprile la quarta tappa da Monte Sant’Angelo a Mattinata dove in serata i camminatori parteciperanno agli eventi del festival Orchidays; il 29 aprile la salita da Mattinata all’Abbazia di Monte Sacro: il 30 aprile comincia la discesa verso Vieste con una tappa in località Sgarrazza; il primo maggio partenza per raggiungere la meta finale di Vieste dove sarà consegnato il testimonium ai camminatori. Sulla via del ritorno, in bus verso Rignano, sosta nel sito Unesco delle Faggete Vetuste della Foresta Umbra.
Un concerto nella Green Cave di San Michele per il Festival Viator - Ufficio Stampa FestambienteSud
Un cammino mosso da un impegno civile, che scatta non a caso nel giorno della liberazione. Lo spiegano chiaramente gli organizzatori: “Il pellegrinaggio e la viandanza, storicamente, erano vissuti come un momento di libertà spirituale e anche di liberazione da alcune regole, spesso oppressive, per entrare in un altro sistema di regole, quello che regolava i pellegrinaggi, caratterizzato da valori come accoglienza, ospitalità, servizio, gratuità e libertà di circolazione, che suonano consonanti con alcuni dei valori civili ricordati nella giornata che celebra la liberazione dal nazifascismo”.
Al cammino Gargano Sacro aderisce anche il progetto della rete nazionale “Donne in Cammino”: camminare sul Gargano significa anche ripercorrere le vie di una particolare forma storica di emancipazione femminile, quella dei viaggi delle pellegrine che fin dai primi secoli di fondazione del Santuario di San Michele hanno attraversato il territorio per raggiungere il santuario di San Michele sul Gargano. “Molteplici fonti - sottolinea la storica Immacolata Aulisa - tramandano come da subito le donne ebbero un ruolo da protagoniste nell’ambito del pellegrinaggio, che, oltre a prospettarsi come occasione particolare di conoscenza, di preghiera e di penitenza, divenne anche uno spazio significativo di libertà femminile”.
La prima donna pellegrina al Gargano di cui si trova traccia nelle fonti è Artellaide, arrivata da Costantinopoli nel VI secolo. E poi le longobarde Cumperga e la regina Ansa. Più tardi, tra le altre, Matilde di Canossa, Santa Bona da Pisa, Ortolana madre di Santa Chiara, Santa Brigida di Svezia. Tutte donne di stirpe nobili e regali, o in odore di santità. Ma anche pellegrine anonime e di basso rango che hanno lasciato inciso il loro nome sulle pietre del santuario micaelico: Rumetruda, Rumildi, Beretradi, Varnedruda, Isitruda, Ramberta, Auderada, Gunperga, Agata, Gurgona, Lupa, Onorata, Lia. E chissà quante donne si nascondevano dietro le croci e le forme delle mani che rappresentavano la firma di chi non sapeva scrivere.
Partendo dall’esperienza del festival, il progetto Gargano Sacro, coordinato da Legambiente FestambienteSud è stato avviato con il sostegno della Fondazione Monti Uniti di Foggia e poi si sta sviluppando con il sostegno della Regione Puglia con il programma Puglia Capitale Sociale 3.0. Il cammino-evento dal 25 aprile al 1° maggio inaugura sul campo questo itinerario. La prossima tappa di valorizzazione sarà in occasione della ventesima edizione di FestambienteSud, dal 17 luglio al 3 agosto, che animerà gli stessi luoghi con musica, dibattiti ed eventi culturali. La festa in cammino nel “Gargano Sacro” può partire.