50 anni di Avvenire. 2005 - La potenza di Katrina piega gli Stati Uniti
Tra il 23 e il 31 agosto una tempesta si abbatte sulle coste degli Stati Uniti e del Golfo del Messico. In ginocchio New Orleans (Ansa)
L'anno comincia con una nota di segno positivo enfatizzata dalle prime pagine dei giornali del 2 gennaio: durante la notte di San Silvestro i botti non hanno fatto vittime. Era stato così anche dodici mesi prima, e sembra di essere entrati in un circolo virtuoso. Ma per i compiacimenti c’è poco tempo: già i quotidiani del giorno dopo danno conto dei primi due omicidi di camorra del 2005, segno che il Paese non cambia, non ha voglia di cambiare, nonostante i tentativi messi in atto per migliorare la convivenza civile e perfino gli stili gli vita. Tentativi di cui è prova l’entrata in vigore (10 gennaio) del divieto di fumo in tutti i locali pubblici. C’è chi teme il flop, ma gli italiani si adeguano e neppure i tabagisti di lungo corso strillano più di tanto. Del resto il Paese ha altro su cui dibattere: l’incidente ferroviario del 7 gennaio a Crevalcore in Emilia, dove su una linea a binario unico si sono scontrati il locale Verona-Bologna e un merci. Diciassette i morti, un’ottantina i feriti.
A partire da febbraio la vicenda umana di Giovanni Paolo II, le cui condizioni di salute preoccupano, monopolizza l’attenzione dei media: un primo ricovero il giorno 1, un intervento chirurgico il 24, il ritorno in Vaticano, il lento declino e poi il decesso il 2 aprile, tra la commozione di tutto il mondo. Ci saranno i solenni funerali il giorno 8, l’inizio del Conclave il 18 e l’elezione di Joseph Ratzinger il giorno successivo. Il nuovo pontefice Benedetto XVI è subito al lavoro: il 29 maggio andrà a Bari per la chiusura del Congresso eucaristico nazionale, il 18 agosto sarà a Colonia per la Giornata mondiale della gioventù, a fine anno – il 25 dicembre – pubblicherà la sua prima enciclica, Deus caritas est. Come tre anni prima a Toronto, anche a Colonia i ragazzi italiani della Gmg trovano Avvenire, 50 mila copie stampate in loco e diffuse ogni giorno. Né possiamo dimenticare una nostra iniziativa editoriale di maggio, il magazine Vento Wojtyla che ha ricostruito le dolorose giornate dell’agonia, della morte e delle esequie di Giovanni Paolo II.
Con Wojtyla nel 2005 ci lasciano due figure di spicco del mondo cattolico. Il 13 febbraio si spegne a 98 anni nel Carmelo di Coimbra suor Lucia dos Santos, l’ultima veggente di Fatima. Don Luigi Giussani, sacerdote, teologo, insegnante e fondatore di Comunione e Liberazione, muore a Milano 82enne il 22 febbraio. Di fede cristiana riformata era invece lo svizzero Roger Schutz, semplicemente frère Roger, fondatore della comunità ecumenica di Taizé, in Borgogna, ucciso novantenne da una squilibrata durante la preghiera della sera il 16 agosto. Celebrerà le esequie in rito cattolico il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani.
Altri lutti ci consegna il 2005. L’agente del Sismi Nicola Calipari viene ucciso dal fuoco amico americano (errore?) il 4 marzo a Baghdad, dove ha appena portato a termine la complicata liberazione della giornalista Giuliana Sgrena rapita due mesi prima. Il 7 luglio vari attentati terroristici sconvolgono Londra, tra i 56 morti c’è anche un italiano. Il 23 dello stesso mese gli attentati di Sharm el Sheikh in Egitto provocano 67 vittime, di cui sei italiane. Si muore anche in incidenti aerei: uno si verifica il 6 agosto nel Tirreno meridionale, a poca distanza da Palermo. Un Atr tunisino proveniente da Bari tenta un ammaraggio d’emergenza e 16 persone perdono la vita. Una strage apocalittica è provocata poi a fine agosto, tra il 23 e il 31, da una tempesta che si abbatte sulle coste degli Stati Uniti e dei Paesi del Golfo del Messico. È l’uragano Katrina, uno dei più catastrofici mai registrati negli annali della meteorologia, con venti che toccano i 280 chilometri orari. In ginocchio la città di New Orleans. Le vittime accertate saranno 1.836, i danni materiali sfioreranno i 110 miliardi di dollari.
Cerchiamo qualche notizia confortante, prima di chiudere. Sì, almeno una c’è, e predispone il cuore alla speranza: l’Ira, l’esercito repubblicano dell’Irlanda del Nord, decide il 28 luglio di deporre le armi. Finisce l’epoca delle stragi e degli attentati anti-inglesi.
Meritevole di rilievo anche una notizia italiana: dal primo ottobre per condurre un ciclomotore ci vuole un apposito patentino. Ragazzi e adulti corrono alle autoscuole e sulle strade ci sarà, si spera, maggiore sicurezza per tutti.
E la nostra politica che ha fatto? Nulla di clamoroso: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è dimesso il 20 aprile ed è stato reincaricato il 23. Romano Prodi, dal canto suo, era stato designato alla presidenza dell’Ulivo il 26 febbraio, pronto per la scalata a Palazzo Chigi. Il 12 giugno i 4 referendum sulla legge 40 che regola la fecondazione assistita vedono prevalere le astensioni: la norma resta com’è. Per aiutare i lettori a decidere in modo informato Avvenire aveva lanciato le pagine settimanali di è vita, e nel giro di poche settimane anche quelle di è lavoro e Giovani-Gmg.
Altro? Il principe Ranieri III di Monaco è mancato il 6 aprile. Il navigatore ed esploratore Ambrogio Fogar è partito per il suo ultimo viaggio il 24 agosto.