Covid. Mascherina all'aperto, Speranza ha chiesto il parere al Cts
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inviato oggi una richiesta di parere formale al Comitato Tecnico-Scientifico "relativamente alle modalità e ai termini della permanenza dell'obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all'aperto". Lo rende noto il ministero.
Nella conferenza stampa di ieri, il premier Draghi aveva annunciato l'intenzione di compiere questo passo. Sulla mascherina all'aperto, aveva detto, "ci sono state molte discussioni ma bisogna continuare. Domani (oggi per chi legge, ndr) inoltrerò, tramite il ministro Speranza, una richiesta formale al Cts" chiedendo che dica "esplicitamente se possiamo toglierci la mascherina all'aperto oppure no". "Oltre alla Spagna, molti Paesi hanno tolto la mascherina all'aperto", aveva ricordato Draghi. Al momento però, aveva aggiunto, "non ci sono date".
Tra i primi ad abolire l'obbligo della mascherina, tranne poche eccezioni al chiuso, è stato Israele. In Gran Bretagna la mascherina all'aperto non è mai stata obbligatoria, potendo attuare il distanziamento. La Francia l'ha abolita, a sorpresa, il 17 giugno.
Il parere del Cts potrebbe arrivare lunedì
La riunione del Cts per esprimere un parere formale si terrà in tempi stretti, nei primi giorni della prossima settimana e forse già lunedì. Il parere dovrà essere piuttosto elaborato, dovendo valutare, come chiesto da Speranza, "modalità e termini della permanenza dell'obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all'aperto". Saranno valutate una serie di variabili, al di là della semplice dicotomia all'aperto-al chiuso: probabilmente, ad esempio, sarà raccomandata prudenza in caso di rischio di assembramenti, anche all'aperto, e non è escluso si faccia un ragionamento sulla differenza in termini di rischio tra vaccinati, non vaccinati e vaccinati con una sola dose.
Ma a preoccupare gli esperti è la variante Delta: è vero, si ragiona nel Cts, che in alcuni Paesi europei, come la Francia, si è già fatto il passo di lasciare l'obbligo di mascherina solo per gli ambienti chiusi, ma il caso Gran Bretagna, dove invece le riaperture totali sono state rinviate di un mese, suggerisce cautela e progressività nell'allentamento delle misure. Starà poi, come sempre, alla politica fare una sintesi e fissare la data per lo stop all'obbligo di mascherina all'aperto.
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