Una scena di "Tredici", la serie di Netflix sul bullismo e il disagio giovanile
Dopo due anni dal debutto della prima stagione, Netflix ha deciso di rimuovere la scena del suicidio dalla prima stagione della serie Tredici, in inglese 13 Reasons Why, serie tv prodotta dalla cantante Selena Gomez e basata sul romanzo dello scrittore Jay Asher. La storia è basata sulla protagonista Hannah Baker, interpretata da Katherine Langford (che non farà parte del cast della terza stagione, in uscita dopo l’estate), che decide di togliersi la vita e lasciare tredici audiocassette su ognuna delle quali registra le ragioni del suo gesto.
«Su consiglio di esperti medici, tra cui la dottoressa Christine Moutier, capo ufficiale medico dell’American for Suicide Prevention – dice il comunicato ufficiale –, abbiamo deciso, assieme al creatore Brian Yorkey e ai produttori, di cambiare la scena in cui Hannah si toglie la vita». A questo primo comunicato pubblicato su Twitter, ne è seguito uno di Yorkey: «Il nostro intento era raccontare la verità sull’orrore di un simile gesto e assicurarci che nessuno avrebbe mai voluto emularlo, ma mentre siamo pronti a lanciare la terza stagione, abbiamo raccolto una serie di preoccupazioni riguardanti quella sequenza, così abbiamo concordato con Netflix di rielaborarla... mitigando i rischi in particolare per gli spettatori più vulnerabili».
Secondo dati riportati dalla Cnn, il suicidio è la terza causa di morte per i giovani americani di età compresa tra i 10 e i 24 anni, il che comporta circa 4.600 morti ogni anno per il Center for Disease Control and Prevention. La Cnn riporta poi uno studio del Nationwide Children’s Hospital secondo il quale il tasso di suicidio tra 10 e 17 anni sarebbe salito dopo la visione di Tredici.
Trend confermato anche da uno studio del Journal of American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, che ha riscontrato una correlazione tra aumento di suicidi e visione della serie. Già ad aprile del 2018 Tredici era stato al centro di alcune discussioni, quando il Parents Television Council aveva chiesto a Netflix di astenersi dal pubblicare la seconda stagione della serie tv, allegando come motivazione l’aumento in percentuale delle ricerche su Google relative al suicidio.
Dopo due anni, viene ora tagliata quella scena di tre minuti e si passa direttamente alla successiva, con il ritrovo del corpo da parte dei genitori di Hannah. Al momento del suo lancio nel 2017, Tredici era stato elogiato per la capacità di trattare temi quali bullismo, violenze e suicidio, promuovendone la consapevolezza tra gli adolescenti; in passato sono state fatte addirittura alcune petizioni per sponsorizzarne la visione all’interno delle scuole. Tuttavia le preoccupazioni sulle possibilità di emulazione del gesto hanno portato ora a questa decisione, accolta da qualcuno in maniera controversa, per aver lasciato invece la scena della violenza sessuale.