Caitlin Clark, la fuoriclasse del basket statunitense - undefined
Il Time, la prestigiosa rivista statunitense l’ha incoronata “atleta dell’anno”. Per la prima volta nella storia si tratta di una giocatrice di basket: Caitlin Clark, la cestista che sta facendo impazzire l’America. Ha solo 22 anni, ma il suo nome è sulla cresta dell’onda già da tempo andando ben oltre il mondo della pallacanestro. Alta 1 metro e 83, ha sangue italiano, visto che discende da una famiglia italiana emigrata dalla Sicilia. I suoi numeri in campo sono strabilianti sin da quando era solo una studentessa impegnata nel torneo di basket femminile dei college. Canestri pazzeschi da distanze siderali, assist meravigliosi, migliore realizzatrice di sempre: le sue prodezze hanno fatto scattare in piedi anche i fenomeni al maschile della Nba di ieri e di oggi.
Quest’anno poi passando dall’università alla lega professionistica della Wnba poteva accusare le tante aspettative del debutto. E invece ha continuato a macinare record su record. Ha più che quadruplicato gli spettatori della sua squadra e fatto registrare il 99.8% di riempimento di tutte le arene d’America nelle sue partite in trasferta (fonte “La Giornata Tipo”). Senza dire che a Washington le richieste dei biglietti per vedere una sua partita hanno superato le 80 mila… Uno studio ha certificato che la percentuale di aumento di interesse per la Wnba e il basket femminile nel mondo) sia paragonabile a quello registrato per la Nba quando arrivò il grande Michael Jordan.
Chi la conosce bene sa che il suo talento deriva anche da una profonda consapevolezza interiore. Caitlin è cresciuta nella chiesa cattolica di San Francesco d’Assisi a West Des Moines. Ha frequentato le scuole elementari della parrocchia e la Dowling Catholic High School alle superiori. Parla apertamente della sua fede dentro e fuori dal campo. Al Des Moines Register nel 2018 spiegò: «Possiamo vivere la nostra fede ogni giorno. La Dowling inizia ogni giorno con una preghiera e finisce ogni giorno con una preghiera. Questo è uno dei motivi principali per cui la Dowling ha una cultura così speciale ed è un posto così speciale in cui andare a scuola».
Orgoglioso il parroco, Joseph Pins, che l’ha vista crescere: «È sempre bello, mentre educhiamo i bambini, vedere il suo successo non solo sul campo da basket, ma anche nella sua vita di fede». Una famiglia di sportivi ma anche di credenti ferventi tant’è che il fratello di Caitlin, Blake, già ai tempi del college le raccomandava di recitare sempre il rosario e di andare in chiesa vicino al campus. Una forza d’animo che non ha stupito nemmeno l’allenatrice di Caitlin al liceo, Kristin Meyer: «Non si tratta solo di fare un sacco di punti o vincere. Lei ama giocare di fronte a un’arena esaurita perché riesce a intrattenere le persone e a strappare loro un sorriso. Per due ore lascia che vivano questa fantastica esperienza e la prende molto sul serio, e sa che quei doni di Dio sono un’opportunità per portare gioia ad altre persone».