La prima nave romana ritrovata a Marausa - WikiCommons
È stato recuperato dalle acque di Marausa, a pochi chilometri da Trapani, il relitto della nave romana scoperta a luglio 2020. L’imbarcazione, risalente al III secolo d.C. e in ottime condizioni, si trovava a circa 100 metri dalla riva e a 2 metri di profondità nel territorio di Misiliscemi. Si tratta di una nave oneraria, utilizzata per i trasporti commerciali. Nel corso delle prime immersioni, infatti, erano stati portati in superficie alcuni frammenti di anfore, impiegate per le derrate alimentari, che permisero di datare i reperti all’età imperiale. Numerosi oggetti di notevole pregio sono già stati recuperati e trasferiti nel Museo archeologico Baglio Anselmi di Marsala. La nave romana è stata ribattezzata “Marausa 2”: si tratta, infatti, della seconda imbarcazione commerciale rinvenuta nella zona. Dopo la scoperta della prima, oggi esposta al Baglio Anselmi, i ricercatori avevano ipotizzato la presenza di un importante emporium a Marausa. Il ritrovamento dell’estate 2020 confermerebbe questa teoria.
Frammenti di anfora provenienti dal carico del "Marausa 2" - Ansa
Dopo la prima fase di scavo e documentazione, il relitto è stato messo in sicurezza e trasportato via mare al porto di Marsala, dove gli addetti ai lavori l’hanno avvolto in una struttura metallica che ha permesso di sollevarlo integralmente. Il recupero è stato progettato e diretto da un gruppo di archeologi e tecnici subacquei coordinati dalla Soprintendenza del mare della regione. «Per la prima volta in Sicilia viene effettuata un’operazione complessa e delicata che ha consentito il trasporto via mare senza intaccare la struttura originaria dell’imbarcazione», ha dichiarato Francesco Paolo Scarpinato, assessore ai Beni culturali e identità siciliana.
Il relitto è al molo di Marsala in attesa di essere trasferito, questa volta via strada, al Museo Baglio Anselmi, dove sarà sottoposto a un processo di desalinizzazione in una vasca d'acqua dolce. In seguito sarà restaurato ed esposto con il suo carico in una struttura museale del territorio ancora da stabilire.