giovedì 18 maggio 2023
La scansione è stata effettuata nell'estate del 2022 da Magellan Ltd, una società di mappatura di acque profonde, e Atlantic Productions, che stanno realizzando un documentario sul progetto
La ricostruzione in 3D del relitto del Titanic

La ricostruzione in 3D del relitto del Titanic - Atlantic Productions/Magellan

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Il relitto del naufragio più famoso al mondo, quello del Titanic, è stato mostrato come mai prima grazie alla prima scansione digitale a grandezza naturale e presto potrebbe rivelare nuovi segreti. La vista in 3D dell'intera nave, che si trova a 3.800 metri in fondo all'Atlantico, e' stata realizzata utilizzando la mappatura delle profondità marine. La speranza e' che questa visione insolita getti nuova luce su cosa accadde esattamente al transatlantico, che affondo' nel 1912, quando la nave colpì un iceberg durante il suo viaggio inaugurale da Southampton a New York, causando la morte di piu' di 1.500 persone.

"Ci sono ancora domande, domande di base, a cui è necessario rispondere sulla nave", ha detto alla Bbc Parks Stephenson, un analista del Titanic. Il modello è stato "uno dei primi passi importanti per guidare la storia del Titanic verso la ricerca basata sull'evidenza e non la speculazione".

Il Titanic e' stato ampiamente esplorato da quando il relitto è stato scoperto nel 1985, ma è cosi' enorme che nell'oscurità delle profondità, le telecamere possono mostrarci solo istantanee della nave in decomposizione, mai nella sua interezza. La scansione è stata effettuata nell'estate del 2022 da Magellan Ltd, una società di mappatura di acque profonde, e Atlantic Productions, che stanno realizzando un documentario sul progetto. I sommergibili, controllati a distanza da una squadra a bordo di una nave specializzata, hanno trascorso più di 200 ore a ispezionare in lungo e in largo il relitto che si trova in due parti, con la prua e la poppa separate da circa 800 m. In tutto sono state scattate più di 700 mila immagini da ogni angolazione, creando un'esatta ricostruzione 3D.

La ricostruzione in 3D del relitto del Titanic

La ricostruzione in 3D del relitto del Titanic - Atlantic Productions/Magellan

Gerhard Seiffert di Magellan, che ha guidato la pianificazione della spedizione, ha affermato che si trattava del più grande progetto di scansione subacquea mai intrapreso. "La sua profondità, a quasi 4.000 m, rappresenta una sfida, e ci sono anche correnti nel sito e non ci è permesso toccare nulla per non danneggiare il relitto", ha spiegato Seiffert di Magellan, sottolineando che l'altra sfida è quella di dover mappare ogni centimetro quadrato a fini utili. La poppa, che si è staccata dalla prua, è un caotico groviglio di acciaio. Anche dopo un periodo così lungo sott'acqua la prua del Titanic, ora ricoperta di stalattiti di ruggine, è ancora immediatamente riconoscibile. La scansione mostra sia la scala della nave, sia alcuni minuti dettagli, come il numero di serie su una delle eliche. Il grande foro a destra del ponte delle barche si apre dove un tempo sorgeva lo scalone d'onore.

Nei detriti che circondano il campo, sono sparsi oggetti, tra cui oggetti metallici decorati della nave, statue e bottiglie di champagne non aperte. Sono presenti anche oggetti personali, tra cui decine di scarpe appoggiate sul sedimento. Parks Stephenson, che ha studiato il Titanic per molti anni, ha detto di essere rimasto "sbalordito" quando ha visto per la prima volta le scansioni, che "ti permettono di vedere il relitto come non mai prima, mettendolo nel suo contesto e nella prospettiva".

A questo punto lo studio delle scansioni potrebbe offrire nuove informazioni su ciò che accadde al Titanic in quella fatidica notte del 1912. Di particolare interesse lo studio della poppa, che potrebbe rivelare i meccanismi relativi al modo in cui la nave ha colpito il fondo del mare. Il mare sta mettendo a dura prova il relitto, i microbi lo stanno divorando e le parti si stanno disintegrando. Gli storici sanno bene che il tempo sta per scadere per comprendere appieno il disastro marittimo. Ma la scansione ora congela in tempo il relitto e consentirà agli esperti di esaminare attentamente ogni minimo dettaglio. La speranza è che il Titanic possa ancora svelare i suoi segreti. "Davvero non capiamo il carattere della collisione con l'iceberg. Non sappiamo nemmeno se l'abbia colpito lungo il lato di tribordo - come viene mostrato in tutti i film - quando potrebbe essersi arenata sull'iceberg", ha concluso Stephenson.

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