Il cubano Mijaain Lopez Nunez dopo aver vinto la quinta medaglia d'oro nella lotta greco-romana - .
Ha combattuto la sua lotta con il tempo, ha vinto un'altra volta, ha alzato le braccia al cielo. Poi si è inginocchiato con la grazia che non puoi immaginare da un uomo di 130 chili, si è tolto le scarpe e le ha allineate con cura sul tappeto. Per spiegare senza usare le parole che adesso è davvero finita qui. Esistono tanti modi per entrare nella leggenda dello sport. Ma immaginarne uno più intenso ed elegante è molto difficile. Per questo merita di essere raccontata la storia di Mijain Lopez Nuñez, il primo e l'unico uomo al mondo che può dire di aver vinto 5 medaglie d'oro in 5 edizioni consecutive delle Olimpiadi nella stessa specialità.
Qualcuno ha scritto che i traguardi sono sempre davanti, ma le partenze sono dietro. E non poi dimenticarle. Lui non lo ha mai fatto. Classe 1982, originario di Pinar del Rio, Mijain Lopez Nuñez è una leggenda per Cuba e per tutto il mondo dello sport. Lotta greco-romana la sua specialità, le Olimpiadi la sua eterna ossessione. Le ha accarezzate per 6 volte, cinque della quali consecutive - tra il 2008 e oggi - con una, quella di Pechino, vissuta portando orgogliosamente la bandiera del suo Paese. Mijain Lopez ha esordito giovane ad Atene 2004, chiudendo in quinta posizione. Da lì in poi è nata la leggenda di "El Terrible", l'uomo che ha lasciato solamente le briciole agli avversari nella categoria regina della lotta greco-romana (classe di peso 120 kg fino a Londra 2012, divenuta poi 130 kg da Rio 2016), laureandosi cinque volte campione del mondo oltre ad aver sempre conquistato l'oro alle Olimpiadi da Pechino in avanti.
Quelli come lui rischiano di diventare bulimici. A Tokyo 2020 riuscì addirittura nell'incredibile impresa di vincere il torneo senza lasciare un solo punto agli avversari. In quell'edizione eguagliò nomi del calibro di Michael Phelps (nuoto, 200 misti), Carl Lewis (salto in lungo), Al Oerter (lancio del disco) e il danese Paul Elvstrøm (vela, classe Finn) tra gli atleti capaci di conquistare quattro ori in quattro rassegne consecutive nella stessa specialità individuale. Record pareggiato qui, a Parigi 2024, da Katie Ledecky negli 800 stile libero di nuoto e da Vincent Hancock nel tiro a volo (specialità skeet maschile). Adesso però Lopez Nuñez si è messo tutti alle spalle. A 42 anni, quando un atleta normale è già in pensione da tempo, ha spinto l'asticella più in alto, dominando gli avversari fino alla finale vinta contro il cileno Yasmani Acosta Fernandez (6-0).
Un fenomeno, un predestinato, un fisico che aveva bisogno di crescere e di riempirsi per diventare imbattibile. "È sempre stato un grande mangiatore, fin da quando era piccolo, e ha un appetito insaziabile", ha detto sua madre, Leonor Núñez, in un'intervista. Fin da bambino, Mijaín ha lavorato sul suo fisico sul campo e ha praticato sport. Ha iniziato con il baseball, ma poi è salito sul ring, incoraggiato dai suoi due fratelli maggiori che erano pugili. A 10 anni, un allenatore di lotta lo vide allenarsi e gli disse che sarebbe stato "un buon combattente". La leggenda stava cominciando. Fino a ieri sera, quando un colosso vestito di rosso ha raggiunto un traguardo che sembrava impossibile toccare. Dopo aver vinto, non ha esultato in maniera particolare. Aveva un messaggio da trasmettere, e un solo modo per ringraziare la vita e lo sport che gli hanno regalato questa grande soddisfazione. Togliendosi le scarpre e posandole con cura sul tappeto. Come per dire: da questo momento non mi servono più. Già dopo Tokyo 2020 aveva promesso che si sarebbe ritirato. Non lo ha fatto allora, aveva una missione da completare. Entrare nella storia, e uscirne scalzo.