martedì 26 ottobre 2021
"E' stata la mano di Dio", già premiato a Venezia, concorrerà per entrare nella cinquina per il miglior film internazionale. Al centro il dramma familiare autobiografico del regista.
Il regista Paolo Sorrentino è il candidato italiano agli Oscar per il film "E' stata la mano di Dio"

Il regista Paolo Sorrentino è il candidato italiano agli Oscar per il film "E' stata la mano di Dio"

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È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino è il film italiano designato a concorrere agli Oscar come miglior film internazionale. Lo ha stabilito la commissione di selezione istituita dall'Anica su richiesta dell'Academy che si è riunita oggi. L’annuncio delle nominations, la cinquina dei film nominati per concorrere al premio, è previsto per l’8 febbraio 2022 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 27 marzo 2022.

Presentato da Netflix, prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino, una produzione The Apartment (società del gruppo Fremantle), dopo essere stato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria e il premio Mastroianni al giovane protagonista Filippo Scotti, È stata la mano di Dio uscirà in cinema selezionati il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre 2021.


Scritto dallo stesso Sorrentino, il film dal regista Premio Oscar per

La grande bellezza

racconta di Fabietto, un ragazzo della Napoli degli anni Ottanta. Personale, autobiografico, il film è una storia di crescita tra innamoramenti come quello per il calciatore del Napoli Diego Maradona e una tragedia familiare che cambierà per sempre la vita del protagonista. Filippo Scotti è il protagonista Fabietto Schisa, l’alter ego di Sorrentino che perse i genitori da adolescente per una fuga di monossido di carbonio nella casa di montagna. Un film personale e commovente col quale il regista può puntare decisamente a Hollywood. Nel cast corale Toni Servillo e Teresa Saponangelo sono i suoi genitori e poi ancora Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Biagio Manna, Enzo Decaro.


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