lunedì 1 aprile 2024
Scavalcato Alcaraz, ora solo Djokovic gli è davanti nella classifica Atp. Mai nessun italiano come lui. Nella finale in Florida ha annichilito Dimitrov (6-3 6-1) e conquistato il secondo Masters 1000
Sinner alla battuta nella finale di Miami vinta contro Dimitrov che lo ha portato al n. 2 della classifica Atp

Sinner alla battuta nella finale di Miami vinta contro Dimitrov che lo ha portato al n. 2 della classifica Atp - ANSA

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Vola come una farfalla, pungi come Sinner. No, non è un pesce d'Aprile. È tutto vero. Abbiamo un italiano alla posizione n. 2 della classifica Atp. Jannik ha dominato la finale di Miami contro Dimitrov con il punteggio di 6-3 6-1 e ha scavalcato in classifica Carlos Alcaraz. Superate le colonne d’Ercole del tennis azzurro. Mai nessun italiano si era spinto fino a questo punto.

È l’ennesima pagina di storia scritta da Jannik in questi ultimi mesi, dopo la vittoria da protagonista in Davis, la conquista del primo Slam in Australia e del torneo 500 di Rotterdam. Il trionfo a Miami gli ha regalato il secondo Masters 1000 in carriera, dopo quello ottenuto a Toronto la scorsa estate. È l’unico italiano a possederne due. Superato anche Fabio Fognini, il solo azzurro oltre a Sinner a conservare in bacheca un trofeo di questo calibro. Il ligure aveva vinto nel 2019 il torneo di Monte Carlo, tra l’altro proprio nel giorno di Pasqua.

Sono bastati 72 minuti al talento di Sesto Pusteria per conquistare il titolo, tre in più della semifinale contro Medvedev. È ormai un Sinner "pigliatutto", che non lascia neppure le briciole agli avversari. Non fa prigionieri il rosso altoatesino. Tanto gentile fuori dal campo, protagonista di gesti di grande sensibilità, come quando, proprio nel corso del torneo di Miami, si è precipitato a soccorrere una spettatrice che aveva accusato un malore, quanto spietato con la racchetta in mano.

Si prospettava una battaglia di stili alla vigilia dell'incontro. Da una parte il tennis fantasioso di Dimitrov, con le sue variazioni in slice e la bellezza intramontabile del rovescio a una mano, paragonabile ai palazzi del distretto Art Decò della città della Florida. Dall’altra l'essenzialità che trasuda perfezione del gioco di Sinner. Minimalista e monumentale allo stesso tempo, come un masso di Stonehenge. Di battaglia, però, non se n'è vista nemmeno l'ombra. L’altoatesino ha completamente disarmato il bulgaro, inchiodandolo sul suo lato debole, quello del rovescio. Lo ha martellato in quell’angolo, prendendo in mano il comando del gioco.

La partita è formalmente finita nel quarto game del primo set, quando l'italiano ha annullato l'unica palla break dell'incontro, dopo un avvio non convincente con qualche errore di dritto e una bassa percentuale di prime. È come se in quel momento si fosse svegliato dal torpore dell’avvio. Ha annusato il pericolo e l’ha immediatamente neutralizzato. Certe volte si ha quasi la percezione che abbia al suo interno un algoritmo programmato per annullare palle break (ricorderete quelle in semifinale di Davis contro Djokovic).

Dimitrov aveva conquistato la possibilità di sorpasso giocando sul lato destro di Jannik, per evitare di scambiare sulla diagonale di rovescio, zona a lui sfavorevole. Il piano inizialmente funziona. Jannik gioca corto e il bulgaro entra lungo linea con il dritto. Ma poi, proprio sul più bello, si scioglie. Sbaglia due colpi consecutivi e il roscio italico a quel punto non perdona, mettendo una prima e siglando il 2-2. E poi, come insegna la legge calcistica del “gol sbagliato, gol subito”, è Sinner a mettere la testa avanti nel gioco successivo, rubando il servizio all’avversario e consolidando il break nel sesto game. Da questo momento in poi l’italiano inserisce definitivamente la modalità sport e Dimitrov accusa mentalmente il colpo. Grigor arranca, costretto a rischiare l’impossibile per ottenere un punto. Un equilibrista in bilico su un burrone molto profondo. Il modo con cui Sinner chiude il primo set è da applausi: due risposte di dritto vincenti consecutive e un passante lungo linea di rovescio millimetrico.

Nel secondo set continua il monologo azzurro. Il primo break arriva nel quarto game con un dritto carico e profondo sul rovescio del bulgaro, una delle soluzioni che Sinner ha maggiormente affinato negli ultimi tempi. Così come l’attacco in contro tempo concluso con una deliziosa volée di rovescio, con la quale ottiene il secondo.

A fine partita così commenta la vittoria e la posizione raggiunta in classifica: «Nella mia mentalità, senza lavoro non ci saranno mai risultati. Il numero due è un grande onore, ma comunque nella mia mente è solo un numero. Ovviamente resta un grande traguardo. Dal posto dove vengo io – una famiglia tranquilla dove mia mamma e mio padre vanno ancora a lavorare – nessuno si sarebbe aspettato una cosa del genere. È fantastico essere in questa posizione, ma se faccio miglioramenti in campo vale ancora di più».

Una giornata importante per il tennis tricolore, impreziosita anche dalla vittoria di Luca Nardi al Challenger di Napoli. Ora inizierà la stagione sulla terra, a partire dal torneo di Montecarlo in programma dall’8 al 14 aprile. Una superficie dove Sinner fa più fatica, ma sulla quale potrà mettersi nuovamente alla prova. Per continuare a migliorare. E magari mettere nel mirino il trono di Djokovic.

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