Il giornalista e scrittore Roberto Saviano, da sabato 12 sarà in prima serata su Rai 3
Reduce dal Festival di Sanremo con un monologo sulla mafia, a trent’anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, Roberto Saviano torna ora in tv (dove è regolarmente ospite di Fabio Fazio) con un suo nuovo programma di quattro puntate, Insider, già anticipato proprio sul palco dell’Ariston la settimana scorsa. «Cerco tutte le strade per arrivare al pubblico – dice lo scrittore e giornalista autore di Gomorra annunciando la sua nuova avventura che partirà sabato 12 febbraio in prima serata alle 21.45 su Rai 3 – e a Sanremo volevo raccontare a quelli che conoscevano la storia di Falcone e Borsellino eroi, che in vita erano stati massacrati. Ogni volta scelgo la direzione che mi porta o a un nuovo pubblico o a dare al mio pubblico una strada diversa di racconto. Cambiare è lo strumento che mi permette di arrivare ad una conoscenza diversa».
Così a Sanremo, pur in un contesto particolare, Saviano è stato seguito da dieci milioni di spettatori. Con Insider il registro sarà diverso, quattro interviste faccia a faccia per «capire a fondo il mondo del crimine organizzato ma anche sul senso della paura e della vita». Nella prima puntata ci sarà l’incontro con Anna Carrino, la donna che per trent’anni è stata la compagna di Francesco Bidognetti, boss dei Casalesi, «l’uomo che mi ha condannato. È stato duro per me ripercorrere tutta una serie di cose, avere una sorta di visione da vicino di quello che stavano pensando su di me all’epoca i Casalesi. Lei poi mi ha raccontato di aver letto di nascosto Gomorra, di cui le è piaciuta di più la parte sulla Terra dei fuochi. C’è stato per me in questa intervista un momento di dolore ma poi anche di chiarezza».
Nel complesso Insider, spiega Saviano, «mi ha mostrato che il tema sta scomparendo, se ne parla molto meno». Questo perché a suo avviso «stanno sparando meno in Italia, significa meno attenzione della cronaca e quindi l’attenziona va altrove ed è incredibile». In Insider oltre alla storia della Carrino («una donna che arriva al pentimento quando si accorge che suo figlio è coinvolto nell’esecuzione della sua stessa cugina, una cosa assurda di faide sanguinarie»), c’è l’incontro con Maria Monti, nome falso «della prima donna che si è infiltrata nel narcotraffico, ma nel livello più alto, quello del riciclaggio del denaro. In America – racconta ancora Saviano – avevano costruito una banca finta di tutti poliziotti ai Caraibi e piano piano hanno convinto i broker ad investire. La linea italiana era affidata a Maria Monti e questa è la sua prima intervista».
Poi Saviano incontra Piera Aiello, cognata di Rita Atria, ed è l’unica intervista a viso scoperto. Infine Giuseppe Misso, «un boss che ha sempre rifiutato la definizione di camorrista, che ripercorre la storia delle grandi faide napoletane e la sua storia con Luigi Giuliano. “Non eravamo amici, ci amavamo”, dice. E poi arrivano a massacrarsi l’uno con altro». Nel futuro di Saviano ci sarà ora un fumetto autobiografico, Sono ancora vivo: «Un lavoro molto lungo e complicato. Ancora una volta una strada nuova che mi porterà all’accesso a delle verità».