L'immagine di Chaucer pellegrino nel manoscritto Ellesmere dei "Canterbury Tales" conservato nella Huntington Library di San Marino, California - WikiCommons
L'intera collezione delle opere dello scrittore e poeta inglese Geoffrey Chaucer (Londra, 1343-1400) conservata dalla British Library di Londra è stata resa disponibile in formato digitale dopo il completamento di un progetto durato due anni e mezzo per caricare 25mila immagini dei manoscritti medievali, spesso riccamente illustrati. In una «importante pietra miliare» per la British Library, che detiene la più grande collezione di Chaucer al mondo, i curatori sperano che la piattaforma digitale consenta nuove ricerche sull'autore di "I racconti di Canterbury".
La British Library possiede più di 60 oggetti relativi alle sue opere e alla sua vita e li ha ora digitalizzati tutti. Le 25mila immagini di manoscritti anteriori al XVII secolo sono state accuratamente fotografate e caricate online, e comprendono copie complete dei poemi di Chaucer, ma anche testimonianze uniche, tra cui testi frammentari trovati in antologie del Medioevo o iscritti in edizioni a stampa e incunaboli (libri stampati prima del 1501). Si tratta di 23 manoscritti dei "Racconti di Canterbury", i resoconti a volte tragici, spesso divertenti e a volte sconclusionati di una gara di narrazione tra pellegrini in viaggio da Londra alla cattedrale di Canterbury. Il primo fu scritto solo pochi anni dopo la morte di Chaucer, all'incirca nel 1400, e la collezione comprende rare copie delle edizioni del 1476 e del 1483 del testo realizzate da William Caxton.
Ma ci sono anche altre opere meno conosciute, come l'epopea troiana "Troilo e Criseide", che ispirò William Shakespeare; la visione onirica "La leggenda delle buone donne" e le sue storie, spesso tragiche, di dieci figure femminili tratte dalla storia, dalla leggenda e dalla mitologia classiche; le sue traduzioni del "Roman de la Rose" e de "La consolazione della filosofia"; e il suo manuale di istruzioni sullo strumento astronomico, l'astrolabio, oltre a una serie di poesie minori. Calum Cockburn, curatore di manoscritti medievali della British Library, responsabile del progetto, ha dichiarato: «Un manoscritto dei "Canterbury Tales" ha un incredibile ritratto di Chaucer stesso che appare proprio all'inizio del Prologo generale e il famoso verso "Whan that Aprill with his shoures soote" ("Quando aprile con le sue dolci piogge profumate"). E nella W di Whan, Chaucer appare con un libro aperto e una penna d'oca. Questo è un dettaglio davvero meraviglioso, perché non ci sono molti ritratti di lui sopravvissuti. Un'altra delle mie preferite è una raccolta di trattati nella sua rilegatura medievale originale con un fermaglio. Ed è intatta, è rimasta la stessa da 600 anni».
La collezione digitale ha un «potenziale sbalorditivo», ha detto Cockburn: «Speriamo che questo fornisca una base incredibile per la ricerca futura. Grazie ai numerosi progressi tecnologici in corso, con questa piattaforma digitale possiamo condividere questi manoscritti, guardarli fianco a fianco e porci domande su come venivano trasmesse le opere di Chaucer, su come venivano copiate, su che tipo di scribi ci lavoravano, su chi le leggeva, su tutti questi tipi di domande a cui in passato non avremmo potuto rispondere in modo così approfondito».