La celebre rampa elicoidale dei Musei Vaticani - Siciliani

La Fototeca dei Musei Vaticani da oggi è consultabile online. Si tratta di oltre 5mila immagini, catalogate e organizzate, a disposizione di studiosi e appassionati di tutto il mondo. Un patrimonio di grande rilevanza, a tutti gli effetti parte integrante delle raccolte dei musei papali, composto soprattutto da numerosi scatti storici (non solo degli ambienti e delle opere d'arte ma anche vedute e monumenti di Roma come di altre città italiane e di tutto il mondo). Sono oggetti spesso molto delicati, solitamente accessibili solo a studiosi e specialisti e, dunque, sconosciuti al grande pubblico, che domani saranno al centro del "Giovedì dei Musei", trasmesso in diretta streaming, dalle ore 16.30 alle 18.00, sul canale YouTube dei Musei Vaticani.

Durante l'incontro, a cui parteciperanno tra gli altri il direttore Barbara Jatta e Paola Di Giammaria, responsabile della Fototeca, verrà presentato tra l'altro il complesso e articolato progetto di messa in sicurezza, restauro, archiviazione e digitalizzazione delle lastre fotografiche su vetro che costituiscono il “cuore” della più vasta raccolta fotografica dell’Istituzione. Una collezione fotografica che per altro si arricchisce costantemente grazie a nuove donazioni, come quella recentissima del Fondo Andrea Busiri Vici – architetto (1903-1989) e storico dell’arte romano – che raccoglie più di 10mila unità dedicate alla pittura romana dal XVI al XIX secolo.

La pubblicazione della Fototeca è un nuovo tassello del più ampio progetto – promosso e avviato a partire dal 2016 – di archiviazione digitale e di messa in rete del catalogo del patrimonio dell’intero Museo. Per l'occasione – e a simbolica chiusura “posticipata” dell’Anno Raffaellesco in Vaticano in occasione del V centenario della morte – i Musei Vaticani inaugurano la loro prima mostra digitale: "Raffaello in Vaticano. La memoria fotografica del divin pittore tra fine ’800 e primo ’900" costruisce un percorso attraverso oltre sessanta foto storiche d’archivio..

Come scrive Paola Di Giammaria presentando la mostra, "La gran mole di materiale presente nella Fototeca e i permessi di accesso concessi dalla Direzione tra il 1860 e il 1954 attestano come, dalla fase pioneristica della fotografia ad almeno tutto il terzo decennio del Novecento, le opere vaticane di Raffaello siano state al centro dell’interesse di artisti, copisti e fotografi". Una storia di storie, costruita da immagini di immagini.