giovedì 11 gennaio 2024
"Calculating Empires" indaga le origini dell'IA dal 1500 al 2025. All'Osservatorio di Fondazione Prada la narrazione artistica e scientifica di Crawford e Joler
Calculating Empires Map Room

Calculating Empires Map Room - Piercarlo Quecchia DSL/Fondazione Prada

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L’intreccio fra potere, biopotere e tecnologia, dalle sue origini al futuro prossimo venturo, è raccontato in una mostra fino al 29 gennaio all’Osservatorio, lo spazio di Fondazione Prada in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. L’esposizione si chiama “Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power, 1500-2025” ed è ideata dagli artisti e ricercatori di sapere Paese Kate Crawford e Vladan Joler. Il progetto è ambizioso: dal presente tecnologico in cui siamo immersi oggi si vuole generare una mappa degli eventi, che permetta di capire - da dove è partito, come è evoluto e come evolverà - questo intreccio fra potere, biopotere e tecnologia. Unendo ricerca e design, scienza e arte, Joler e Crawford offrono una nuova chiave di lettura per comprendere il panorama attuale dell’intelligenza artificiale e della scienza. Il progetto, secondo i due artisti ricercatori, apre la mente a nuove prospettive e invita i visitatori a provare il concetto di “lunga durata” attraverso una visualizzazione del tempo, della politica e della tecnologia.

Una delle sale allestite per Calculating Empires all'Osservatorio di Milano, spazio espositivo di Fondazione Prada

Una delle sale allestite per Calculating Empires all'Osservatorio di Milano, spazio espositivo di Fondazione Prada - Piercarlo Quecchia DSL/Fondazione Prada

“Questo è l’anno in cui l’intelligenza artificiale generativa ha inondato la cultura globale e ha dominato l’attenzione pubblica - ricorda Joler -. Milioni di persone hanno cambiato il loro modo di fare ricerche online, di scrivere e di sviluppare immagini. Tuttavia, questi sistemi hanno già dimostrato la loro capacità di concentrare il potere, produrre allucinazioni collettive e disinformazione su larga scala, mettendo in discussione la percezione di una realtà condivisa”. Si è poi valutato – sostengono gli artisti - l’effetto che l’IA ha sul pianeta: per funzionare ha bisogno di grandi quantità di energia e di risorse di tutti come l’acqua e le materie prime. Aggiunge Crawford: “tutte queste forme di impatto globale, da quelle di ordine politico a quelle materiali, si sono sviluppate nel corso di alcuni secoli. Sono però nascoste dalla cultura del segreto industriale e delle infrastrutture tecniche, dalle questioni complesse legate al colonialismo, dalle filiere globali di produzione e distribuzione, dalla scarsa trasparenza dei contratti di lavoro, dalla mancanza di regolamentazione e dalla storia stessa. Calculating Empires riflette su come osservare e analizzare questi sistemi nel corso del tempo”.

L’elemento centrale della mostra è la Calculating Empires Map Room, un ambiente buio e immersivo: una sorta di macchina del tempo in cui il “viaggiatore” esplora l’intreccio fra potere, biopotere e tecnologia, in tutti i loro aspetti e relazioni, dalla comunicazione alla computazione, al controllo delle macchine e delle persone, dal passato al futuro. È una stanza che allo stesso tempo è della memoria ma anche del futuro. La mostra organizzata su uno spazio espositivo di due piani è il frutto di quattro anni di lavoro fatto dagli artisti i quali sostengono che questo progetto evolverà ancora essendo un “working in progress”. A corredo della “stanza del tempo” nell’articolazione della mostra ci sono anche pannelli, installazioni, “reperti” che narrano questa vera e propria epopea umana e tecnologica.

Una delle mappe esposte alla mostra Calculating Empires

Una delle mappe esposte alla mostra Calculating Empires - Piercarlo Quecchia DSL/Fondazione Prada

La mostra si ispira a progetti come Atlas di Aby Warburg, sviluppato negli Anni Venti per raccogliere e collegare schemi, idee e motivi tratti da migliaia di anni di cultura umana, e la mostra Mathematica degli Eames all’inizio degli Anni Sessanta che affrontava la complessa storia della matematica attraverso l’arte, il design e l’educazione. I visitatori si troveranno all’ingresso in sala ad una vera e propria chicca: ovvero all’opera Anatomy of an Ai System di Joler e Crawford, che fa parte della collezione permanente del MoMA di New York e del V&A di Londra ed è costituito da un diagramma esploso focalizzato sul caso di studio della voce assistita di Amazon Echo, un dispositivo che ricorre all’intelligenza artificiale. Le mappe di Calculating Empires partono dal 1500, il periodo in cui si sono sviluppati due enormi movimenti politici, sociali e culturali che in seguito si sono espansi per altre centinaia di anni: da un lato, si aprono nuove rotte marittime e commerciali, mentre dall’altro, la tecnica tipografica di Gutenberg diventa uno strumento di profondo cambiamento culturale. Oggi, guerre, intelligenza artificiale generativa e crisi climatica hanno dato il via a un momento di nuova trasformazione digitale. Il futuro sarà condizionato da quanto si sta realizzando: "il domani è già oggi".

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