mercoledì 24 gennaio 2024
Gli affreschi ad Arezzo sono sottoposti a manutenzione: è stato allestito un ponte accessibile per offrire l’opportunità di ammirare il ciclo di affreschi da una prospettiva inedita
Uno degli affreschi di Piero della Francesca che compongono l'opera "Leggenda della Vera Croce"

Uno degli affreschi di Piero della Francesca che compongono l'opera "Leggenda della Vera Croce" - Musei della Toscana

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A “tu per tu” con uno dei capolavori della pittura del Rinascimento: da sabato 27 gennaio al 12 marzo nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo, prende il via “All’altezza di Piero”, il programma di visite straordinarie al cantiere di manutenzione del ciclo di dipinti murali della "Leggenda della Vera Croce" di Piero della Francesca.

Dal 10 gennaio l’opera è sottoposta a lavori di manutenzione e revisione conservativa a cura della Direzione regionale dei Musei della Toscana che – per l’occasione – ha deciso di allestire un ponteggio accessibile per offrire, a piccoli gruppi di visitatori, l’opportunità di ammirare il ciclo di dipinti murali da una prospettiva assolutamente diversa e inedita. Insieme alla Fondazione Arezzo Intour, che gestisce i servizi museali dei musei statali aretini, sono state quindi organizzate visite speciali che avranno la durata di circa un’ora.

La Leggenda della Vera Croce, realizzata dall’artista in un periodo compreso tra il 1452 e il 1466, presenta una serie di episodi tratti dalla Legenda Aurea del frate domenicano Jacopo da Varagine, una raccolta di vite di santi e spiegazioni di feste liturgiche scritta a partire dagli anni Sessanta del XIII secolo e diffusa con grande successo durante tutto il Medioevo. Le scene, articolate in tre livelli sulle pareti della Cappella Bacci, raccontano la storia della Croce sulla quale venne crocifisso Gesù Cristo, a partire dalla nascita dell’albero dal quale proviene il legno col quale essa fu realizzata. Gli episodi raffigurati da Piero non sono collegati secondo la successione cronologica ma per rapporti formali e simbolici e sono caratterizzati da una attenta visione prospettica.

L’intervento di manutenzione e revisione conservativa (effettuato in precedenza nel 2016), prevede la rimozione delle consistenti quantità di polveri e particellato atmosferico depositati sulle superfici dipinte e la contestuale verifica dello stato di conservazione della pellicola pittorica e degli intonaci, al fine di evitare l’insorgere o il progredire di eventuali nuovi fenomeni di degrado (sollevamenti, distacchi, solfatazione e altro ancora) che potrebbero mettere a grave rischio la conservazione dei dipinti. Il cantiere comprenderà anche il restauro della grande Croce dipinta, risalente all’ottavo-nono decennio del Duecento e attribuita ad un pittore umbro noto convenzionalmente come Maestro di San Francesco, e della bifora vetrata, con la predisposizione di una controvetrata esterna di nuova progettazione.

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