La "consolle" di uno studio di trasmissione di radio InBlu2000 - Stefania Casellato
Il nostro viaggio nella galassia radiofonica non poteva che concludersi con l’emittente “fraterna” di Avvenire, Radio InBlu2000. «La Radio della Conferenza episcopale italiana presente nel mux EuroDab e ricevibile in tutta Italia con una programmazione h24», recita il sito dell’emittente, “sorella” di Tv2000, dirette entrambe, dal 2018, da Vincenzo Morgante che ne illustra le linee guida. «Il ruolo della Radio della Cei possiamo dire che, come per Tv2000, è quello di un vero e proprio “servizio pubblico”. Garantiamo un’informazione continua, direi serrata, con le numerose edizioni del Giornale Radio. Abbiamo rilanciato le trasmissioni di approfondimento giornalistico, lanciato nuovi programmi come Percorsi di musica sacra, L’Arte da ascoltare, la produzione di Cento Ripartenze e in collaborazione proprio con AvvenireIl Territorio parla (condotto da Federica Margaritora), valorizzando le radio del nostro circuito con un’attenzione particolare all’informazione locale e di prossimità». Risultati? «I riscontri sono ottimi – continua il direttore Morgante . E tra le tante soddisfazioni avute in questi sei anni sicuramente c’è quella di aver costituito una redazione unica radio e tv che ha portato notevoli benefici in termini di ascolto e di produzione giornalistica». Una macchina ben collaudata quella di Radio InBlu2000 che viaggia sulle varie frequenze dal 1998. «Io sono arrivato nell’agosto del ’99, e mi sono ritrovato dentro a un’agenzia di informazione già ben strutturata in cui ho portato la mia esperienza di speaker cresciuto a Genova a Radio Babboleo», racconta Ugo Scali, voce storica della redazione milanese, l’altra è a Roma, che in quell’estate, alla vigilia del Giubileo del 2000 entrò a far parte della prima “squadra” di InBlu2000 composta da Riccardo Maccioni (ora caporedattore di Avvenire), Giampiero Bernardini, Chiara Placenti, Andrea Domaschio, Franco Rossi, Alessandra Giacomucci, Antonella Mazza e Rita Salerno. Tutti in prima linea e microfoni aperti da Piazza San Pietro nell’anno del Giubileo del papa santo, Giovanni Paolo II.
«Un evento emozionante, memorabile per quel gruppo che ancora trasmette da Radio InBlu2000. Il Giubileo ci fece comprendere che eravamo pronti e attrezzati per proseguire quel lavoro di informazione capillare e di intrattenimento quotidiano che non si è mai interrotto». «La nostra è una radio che ha il compito di diffondere i valori e i contenuti della Chiesa cattolica italiana, offrendo un'alternativa alle principali emittenti commerciali. E lo fa informando e intrattenendo non solo da una connaturata prospettiva cristiana, ma puntando l’obiettivo sui contenuti con un’attenzione che è totalmente smarrita oggi dalla radiofonia privata», interviene ancora il direttore Morgante. Il filo diretto,con i radioascoltatori, è anche il titolo della trasmissione cardine del palinsesto originario, in onda tre volte alla settimana e inserito come fascia del Pomeriggio InBlu 2000 +1. Un grande talk di musica e notizie condotto da Marco Parce, mentre Chiara Placenti è al timone di Buongiorno InBlu dal lunedì al venerdì e al sabato subentra il format sportivo condotto da Ugo Scali che dà voce ai protagonisti dello sport di base, ma anche quello olimpico e paralimpico. A coordinare il lavoro a Milano dove in redazione affiancano la “vecchia guardia” Giorgia Bresciani, Elena Seno, Antonella Mitola, Raffaella Frullone, Pierachille Dolfini, Marino Galdiero e Alessio Orlandi, è un altro esperto di televisione, Luciano Piscaglia, capitano di lungo corso di Tv2000. «La radiovisione? Non la facciamo, ma in compenso tutti i nostri contenuti sono fruibili sulla piattaforma Play2000 che è un po’ la nostra RaiPlay. Inoltre, la radio si integra con gli altri media del network, come Tv2000 e il sito web, e l’App Play2000. Noi siamo una radio ma restiamo anche agenzia d’informazione che fornisce notiziari ad oltre 100 emittenti locali del nostro circuito e anche alla Radio Vaticana e lo facciamo dalle 7 alle 18 con InBlu2000 News: i radiogiornalida 3 minuti con due più lunghi, da dieci minuti quello delle ore 13 e da tredici minuti quello delle 18».
Ma come ogni radio che si rispetti anche InBlu2000 trasmette tanta musica internazionale, però con un orecchio attentissimo alle novità e i talenti del panorama italiano. «In questi vent’anni di incontri in diretta molti sono stati gli artisti di successo che hanno “debuttato” dai microfoni di InBlu2000 per poi spiccare il volo. Penso all’allora sconosciuto Mahmood, al giovane Tiziano Ferro e alla band dei Negramaro. Alla vigilia del Festival di Sanremo di due anni fa Tananai fu ospite da noi prima di presentarsi al grande pubblico televisivo e poi ne abbiamo seguita l’ascesa e l’attuale consacrazione», racconta Paola Gallo, la direttrice artistica di InBlu2000 che si avvale della preziosa collaborazione di Max Occhiato e Daniela Lami. Quest’ultima ha da poco lanciato il nuovo programma Tutte le strade portano a Roma. «una trasmissione che è un po’ una sorta di anticipazione in vista del Giubileo del 2025 – spiega Paola Gallo -. Il programma parla di cammini spirituali e in più offre servizi specifici come la trasmissione delle udienze papali, le celebrazioni liturgiche e l'informazione sui pellegrinaggi».
La matrice editoriale della Cei ovviamente fa porre l’accento sugli eventi religiosi, oltre a quelli sociali, culturali e musicali. «Non mancano naturalmente i momenti di riflessione spirituale, le dirette di celebrazioni e avvenimenti ecclesiali – dice il direttore Morgante - . In primo luogo, Radio InBlu2000 continua a svolgere un ruolo centrale nella diffusione del messaggio della Chiesa cattolica, raggiungendo direttamente i radioascoltatori e offrendo loro un punto di riferimento informativo e religioso». Questo è il presente di Radio InBlu2000, ma lo sguardo è già rivolto al futuro. «Prevediamo un sempre maggiore utilizzo delle nuove tecnologie e dei canali digitali per ampliare il bacino di utenza e per offrire contenuti sempre più interattivi e personalizzati – conclude il direttore dell’emittente radiofonica della Cei - . La radio, quindi, rimarrà un tassello fondamentale nel network, adattandosi alle evoluzioni del settore per soddisfare al meglio le esigenze dei radioascoltatori. Attraverso il rinnovamento dei contenuti e dei formati, la radio sta riuscendo a incontrare sempre meglio le aspettative del nostro pubblico, offrendo una voce autorevole e credibile della Chiesa in Italia».