
La copertina di "Gutenberg" n. 22, 21 marzo 2025 - -
L'arte è uguale per tutti, per "Gutenberg" del 21 marzo. Il binomio arte e giustizia forse non è immediato, eppure è stato esplorato con varie chiavi di lettura capaci di approdare a risultati anche divergenti, spesso sorprendenti. E declinato in forme sempre nuove. Oggi vediamo che l’asse si sta spostando da concetti come colpa e castigo alle idee di riconciliazione e riparazione. Così l'inserto culturale di "Avvenire" presenta, nell'analisi di Giovanna Brambilla che le dedica parte del suo ultimo libro Diritto e rovescio, Zavorre, l'opera di Clara Luiselli che mette in scena un tribunale della mente legando con una tela di ragno i pensieri di molti individui.

La copertina di "Gutenberg" n. 22, 21 marzo 2025 - -
Da Sironi a Manzù, il Palazzo di Giustizia di Milano di Piacentini è anche un luogo ricco d’arte capace di interrogare ancora oggi i bambini condotti tra le severe aule dal progetto “Lo strappo”: come racconta Viviana Daloiso che era con loro, i piccoli sono affascinati dal palazzo e dalle opere: entrarvi è il primo passo per percepire che i temi della giustizia sono importanti e allo stesso tempo alla loro portata. Dall'artista Marzia Migliora arriva invece una testimonianza in prima persona, a partire dalla propria mostra di Palazzo Abatellis a Palermo "Minuto Mantenimento” (il risultato di un ciclo di workshop tenuto dall’artista con detenuti): «Le persone vogliono essere viste, ascoltate, non vogliono vivere in sofferenza o in miseria. Desiderano avere la possibilità di riscattarsi, di riparare i danni fatti». Dal canto suo il regista Marco Baliani, a sua volta attivo con i carcerati, spiga dialogando con Lisa Ginzburg: «Il teatro non permette ricomposizione, ma può rinarrare il passato. Il momento attuale è tanto denso di contraddizioni da costituire per paradosso un ottimo terreno di coltura per la genesi dell’arte teatrale». E non manca all'appello il cinema, con il complesso microcosmo del carcere quale luogo di legami, di dolore e di redenzione nel film Sons, in sala dal 27 marzo, del regista danese Gustav Möller, recensito da Alessandra De Luca.
La sezione "Percorsi" propone una riflessione di Andrea Lavazza non solo sui rischi, ma anche sulle opportunità che l'ondata populista porta con sé, al centro di diversi studi; spazio quindi alla fotografia contemporanea, con il libro autobiografico di Tano D'Amico e la mostra di Jacopo Di Cera e Massimo Vitali, ai giochi e all'illustrazione, con la collezione di pop up della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e la mostra sui giochi da tavola in corso al Museo del Fumetto di Milano, e alle colonne sonore cinematografiche, con la biografia di Korngold e la guida all'ascolto di Testoni,