mercoledì 28 luglio 2021
La 23enne di Torre Annunziata: sul ring non devi solo picchiare, devi essere razionale. Ecco perché la boxe è una disciplina da femmine...
Irma Testa

Irma Testa - Ansa

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La prima volta cinque anni fa ai Giochi di Rio. Era all’esordio, voleva spaccare il mondo, andò male. Ma la ragazza aveva talento, e pure orgoglio. Ora ha potuto dimostrarlo: comunque vada Irma Testa, 23 anni di Torre Annunziata sarà la prima donna italiana della storia a vincere una medaglia nel pugilato.

Si è guadagnata questo traguardo battendo nei quarti di finale nel torneo dei pesi piuma (57 kg.) la canadese Veyre, con verdetto unanime dei giudici. Almeno il bronzo quindi è garantito: nel pugilato olimpico infatti le due perdenti delle semifinali restano terze alla pari, e quindi entrambe sul podio.

Ma di che colore sarà la sua medaglia lo sapremo sabato (alle 7 del mattino in Italia), quando Irma affronterà la campionessa del mondo in carica della categoria, la filippina Nesthy Paceco.Atleta della Polizia, con la boxe idea fissa in famiglia.

“A casa – racconta - era mia sorella quella che ha iniziato. Io ci ho provato per imitarla: avevo 11 anni, e non ho più smesso. Ecco, lo so: tanti pensano che questo non è uno sport da femmine. Ma sbagliano, anzi la boxe è la disciplina più affine alla personalità di una donna…”.

Difficile da credere, serve una spiegazione: “Certo, è semplice. Sul ring non basta picchiare. Devi essere razionale, leggere nel pensiero dell’avversario, anticiparlo, sacrificarti, scegliere in fretta la tattica e la soluzione giusta, pensare a quella del round successivo”.

Ecco, lo avevamo detto: Irma ha le idee chiare. Sa dove vuole arrivare e sa da dove è partita: aveva 10 anni quando è entrata nella palestra Boxe Vesuviana del maestro Lucio Zurlo. Poi una carriera veloce, il debutto a Rio (prima donna azzurra a disputare un’Olimpiade), poi l’eliminazione ai quarti di finale, la voglia di riprovarci. Irma ha vinto il torneo di qualificazione olimpica di Parigi, e ora eccola qui.

L’Italia a Tokyo ha potuto portare solo una formazione femminile: nessun uomo infatti si è qualificato, non era mai successo prima. Ma era destino che il pugilato delle prime volte regalasse anche un altro primato. Irma è pronta, sabato farà vedere quello che vale.

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