lunedì 25 gennaio 2010
Grande prova dei nerazzurri che, in dieci per oltre un'ora, con Milito e Pandev chiudono una partita condizionata dalle decisioni arbitrali. Julio Cesar para anche un rigore a Ronaldinho.
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Non è una disfatta come all'andata, ma perdere 2-0 giocando un'ora in superiorità numerica forse fa ancora più male: il Milan rimette di nuovo nel cassetto tutte le sue velleità di scudetto e incassa la seconda lezione dall'Inter che si riporta a distanza di sicurezza dai cugini al termine di un derby teso, confuso ma sostanzialmente ancora vinto senza troppa difficoltà.L'espulsione di Sneijder al 26' del primo tempo non cambia poi molto il corso di una partita che l'Inter prende subito in mano con il gol di Milito al 10' e poi chiude con Pandev al 20' della ripresa. Finisce addiruttura in 9 la squadra di Mourinho perchè al 47' della ripresa viene espulso anche Lucio per un fallo di mano in area (decisione cervellotica), ma Julio Cesar respinge il rigore di Ronaldinho mettendo la ciliegina sulla torta di un derby caratterizzato da tantissimo nervosismo causato un pò dall'altaposta in palio, un pò dai fischi di Rocchi.L'arbitro di Firenze dirige il suo primo derby milanese senza convincere nessuno. Di certo non fa felice Josè Mourinho che dà vita al suo personalissimo show nella partita con il quarto uomo Romeo praticamente a fargli da balia per tutto il match. Ma è ancora lui il vincitore del derby perchè la sua squadra non dà mai la sensazione di poterlo perdere in undici e, soprattutto, in dieci uomini.Colpa anche del Milan che, senza Nesta, perde tutte le sue certezze difensive e in attacco paga la giornata anonima di Ronaldinho. Si sentono quindi molto di più le assenze tra i rossoneri (Pato e Zambrotta, oltre a Nesta) di quelle pesanti tra i nerazzurri che devono fare a meno di Etòo, Stankovic e Chivu. Sneijder ci impiega una manciata di secondi per prendere il palo esterno con un gran destro da fuori area e poi l'olandese grazia Dida sparandogli addosso da pochi metri. Fa molto meglio Milito che mette in rete il primo pallone che tocca: Abate fa un disastro e di fatto prolunga il pallone per l'argentino che entra in area e segna il suo 13/o gol con un perfetto diagonale di sinistro.Non ci capisce nulla o quasi il Milan che non riesce mai ad avvicinarsi all'area di Julio Cesar: compatta e ordinata, l'Inter non rischia nulla e riparte sempre veloce, mettendo grande ansia nella retroguardia rossonera. Sembra un altro derby a senso unico fino al 26', quando Rocchi prima disturba Sneijder su un'azione offensiva dell'Inter venendo ricambiato con un doppio 'vaffà e poi ammonisce Lucio per una simulazione a centrocampo su un'entrata di Ambrosini (decisione sbagliata).L'olandese si avvicina all'arbitro, lo applaude con un 'bravo' ironico e in cambio riceve un cartellino rosso che manda su tutte le furie i tifosi nerazzurri, a partire dal presidente Moratti. Si scalda ancora di più la partita che vede un altissimo tasso di nervosismo soprattutto tra gli interisti: viene espulso anche il preparatore dei portieri nerazzurro Silvino e non c'è fischio di Rocchi che non venga accompagnato da grandi proteste.Entrato al posto di Gattuso all'inizio della ripresa, Seedorf rischia di segnare con il primo pallone che tocca ma il suo colpo di testa viene respinto d'istinto da Julio Cesar e poi Ronaldinho calcia a lato. Si torna finalmente a giocare a calcio al Meazza anche se lo spettacolo non è esattamente da  intenditori. Il Milan attacca sfruttando i cross dalla destra con Beckham finalmente più attivo, ma è più caos che spettacolo brasiliano, anche perchè Ronaldinho non è  senz'altro nella sua serata migliore.E così ne approfitta ancora l'Inter: Pandev prima prende un clamoroso palo e poi sta per uscire al 20' quando Maicon si procura un punizione. Mourinho rinvia il cambio e la lascia tirare al macedone che supera la barriera e beffa uno statuario Dida. "L'ho tirata io, l'ho tirata io", urla pazzo di gioia il tecnico portoghese, assoluto protagonista di un derby vissuto pericolosamente sempre sull'orlo dell'espulsione.Nel finale chiama tutto l'applauso di tutto lo stadio e, quando Julio Cesar para il rigore a Ronaldinho, esplode assieme a tutti i suoi tifosi.Moratti: "Segnali antipatici".  Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, è molto soddisfatto della vittoria nel derby, ma per nulla contento per alcune decisioni arbitrali che a suo modo di vedere vanno a sommarsi alle modifiche dei calendari che durante la settimana hanno irritato parecchio lui e la sua società. "Senza dubbio ho visto brutti segnali - ha spiegato Moratti lasciando lo stadio - se si tratta di segnali sono molto antipatici e ce li hanno fatti capire con molta semplicità"."L'arbitro ha sbagliato, si è visto che in tribuna non ero contento e non lo sono ancora", ha spiegato il presedente nerazzurro che dopo l'espulsione di Sneijder è apparso molto arrabbiato. "Siamo stati ingiustamente in inferiorità numerica per gran parte della partita, ma l'abbiamo condotta bene e abbiamo vinto. È una dimostrazione - ha continuato - di grande carattere e capacità di gioco da parte della squadra".Mourinho: "Vincevamo anche in sette". "Oggi avremmo vinto anche in sette, ma hanno fatto di tutto per non far vincere questa partita all'Inter". Josè Mourinho è inarrestabile nonostante la vittoria nel derby che consolida il primato in classifica. "Oggi me ne vado con un sapore strano, è stata una gara strana- dice il tecnico nerazzurro -. Ho capito quello che voleva fare l'arbitro fin dall'inizio, quando non ha ammonito Ronaldhino. Siamo stati fortunati a non restare in sei. Per perdere dovevamo essere in sei, con sette vincevamo eguale. Ma il gruppo è fantastico, e vinceremo lo scudetto".Al portoghese non è piaciuto nulla della direzione di gara di Rocchi, dall'espulsione di Sneijder a quella di Lucio, dalle mancate ammonizioni, ai cinque minuti di recupero. "Se Ronaldhino segnava il rigore i minuti sarebbero diventati otto", dice sarcastico. E quando gli domandano se l'inter vuole chiudere il campionato prima di rituffarsi nella Champions, Mourinho risponde: "il campionato non ce lo lascerannochiudere". Molto polemico con l'arbitro anche l'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo: "spero che tutti abbiano visto.Ci sono episodi che vanno valutati attentamente. Tra il cambio di calendario e il derby ho visto troppi segnali che non ci piacciono". Mourinho parla comunque di "una partita spettacolare, incredibile" giocata dall'Inter. "Dal primo minuto si capiva che eravamo più forti e avremmo vinto. Non trovo uno dei miei giocatori che non è stato perfetto". Ma la rabbia per l'arbitraggio odierno e per altri delle ultime partite sembra prendere il sopravvento: "Oggi me ne vado con un sapore strano.È stata una gara strana. Ma il paese è vostro, il campionato è vostro, è un problema vostro, non mio. Quando me ne andrò via il problema resterà".Ben altri toni da Leonardo, che accetta senza discussioni la sconfitta. "L'Inter ha pressato alto da subito e noi abbiamo fatto fatica ad uscire e ad alzare la squadra, è mancata la brillantezza di altre serate. Tutti i singoli dell'Inter hanno fatto una grande gara - dice il tecnico del Milan -. A noi è mancata la velocità per far valere la superiorità numerica. C'è amarezza per una sconfitta dopo tanto entusiasmo e ottimismo, ma la stagione è ancora aperta e lunga e quello che siamo noi solo il tempo lo dirà".
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