L'Ultima partita di calcio. Il portiere Tano Zunino, 82 anni, con l'ex arbitro Pierluigi Collina
Da noi, c’è un portiere-dottore come Lamberto Boranga che a 74 anni continua a parare e a stabilire record (categoria over) nell’atletica leggera. Ma rispetto a Tano il dottor “Bongo” è un ragazzino.
Quella dell’ultraottantenne argentino che fino a ieri andava ancora in campo somiglia tanto a un racconto del suo connazionale argentino Osvaldo Soriano.Il portiere più anziano del mondo è Tano Zunino, classe 1934, figlio di italiani emigrati in Argentina ovviamente, nato nell’anno in cui l’Italia del tenente degli alpini Vittorio Pozzo vinceva il primo mondiale della storia del calcio azzurro. Tano quella storia se l’è sentita raccontare in casa e la passione per il fùtbol l’ha rapito da bambino e non l’ha più abbandonato per settanta lunghe stagioni di onorata carriera trascorse standosene lì, tra i pali.
Ma adesso è venuto il momento dell’addio al calcio. Aveva debuttato tredicenne nelle fila del Gimnasia y Esgrima di Mercedes, la sua città natale, ed era arrivato fino alla serie C. Tano avrebbe potuto anche fare una carriera più importante se non avesse anteposto «l’amore per mia moglie al pallone», racconta a chi è andato a tributargli l’ultimo applauso, prima di appendere le scarpette al chiodo.
Un concetto, quello del «prima l’amore poi il calcio» che ha ribadito fino agli ultimi 90 minuti disputati a San Miguel de Abona nella sfida tra il suo Tango Football Club e il Rommel Fernandez. Una partita vera in cui Zunino si è esibito in alcuni interventi degni di un giovane n.1, e il tutto sotto gli occhi dell’ex fischietto d’oro Pierluigi Collina che gli ha tributato la sua personale standing ovation prima del triplice fischio finale di un solitario, come tutti i portieri del mondo.