martedì 20 settembre 2022
L'acclamato violoncellista racconta il suo “The player”, appena uscito, e la serata a Verona in coppia con Luka Sulic: «Da gennaio sarò in tour da solista, la musica è un antidoto alla guerra»
Stjepan Hauser e Luka Sulic il 22 settembre saranno in concerto all'Arena di Verona

Stjepan Hauser e Luka Sulic il 22 settembre saranno in concerto all'Arena di Verona - Ansa

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Ha aperto la cerimonia di premiazione della 79esima Mostra del Cinema di Venezia con una delicata esecuzione al violoncello solo di Historia de un amor del cubano Carlos Eleta Almarán. Per il violoncellista croato Stjepan Hauser è stata un anticipazione del suo secondo album da solista The player, uscito lo scorso 16 settembre per Sony Music Masterworks. Un un album trasversale che contiene grandi successi della musica latina, dai classici Quizás, Quizás, Quizás (feat. Caroline Campbell) e Besame mucho alla dance di Waka Waka e Livin’ la vida loca interpretati insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale Ceca diretta da Steven Mercurio.

L‘avventura rock con i 2Cellos, insieme al collega sloveno Luka Sulic, con cui è diventato una star mondiale, si concluderà per sempre a fine anno con la chiusura del tour del decennale e farà tappa il 22 settembre all’Arena di Verona. L’esuberante Hauser, prima che rockstar da milioni di follower sui social, è un apprezzato maestro nel mondo della classica (ha suonato con Rostropovich) e l’anno prossimo sarà in Italia con diversi concerti da solista. E lo anticipa ad “Avvenire”, quotidiano cui lo lega un’esperienza speciale: lo scorso 29 giugno il violoncellista 36enne si è esibito a Matera nel corso della serata finale della sesta Festa di Avvenire, intitolata “Costruttori di umanità” e promossa dalla Conferenza episcopale di Basilicata e dall’Associazione “Giovane Europa”.

Hauser, come è stato suonare a Matera per la Festa di Avvenire?

E’ stato bellissimo, una calorosa accoglienza in una città incredibile, sembrava di stare in un mondo incantato. Anche se purtroppo in questo momento il mondo non lo è.

La sua musica è risuonata in quel contesto come un monito alla pace.

La musica è la migliore medicina, che tutti possono capire. La musica è l’opposto della guerra, tutti amano e capiscono la musica specialmente la buona musica. Ho suonato diverse volte a Kiev, e oggi provo una grande tristezza.

Lei ha suonato anche lo scorso dicembre nel Concerto di Natale in Vaticano, nella Basilica di San Francesco ad Assisi e nella Grotta di Scala dove soleva pregare sant’Alfonso Maria de’ Liguori…

Suonare in Vaticano e incontrare papa Francesco è stato un grande onore, come pure suonare ad Assisi: quando ti esibisci in questi meravigliosi luoghi dall’architettura spettacolare, percepisci la storia, la fede, l’arte ed è una esperienza speciale. In più il mio amico padre Enzo Fortunato mi ha portato a suonare a Scala un brano che amiamo tutti, Tu scendi dalle stelle (lo accenna cantando. ndr). Sto pensando anche a un album di Natale, prima o poi lo farò, ci sono dei brani natalizi meravigliosi.

Hauser, lei ha avuto una formazione cattolica?

Mia mamma mi ha cresciuto in questo spirito, lei suonava in chiesa e aveva un coro. Ogni volta a tavola prima di mangiare da bambino mi facevo il segno della croce, sono stato educato in questo modo. Mia mamma è meravigliosa e mi ha cresciuto con dei valori che restano nella vita. E anche nella musica la connessione con la spiritualità è ineludibile, basti pensare ai capolavori di Bach.

Con i 2Cellos, ed anche coi suoi video da solista su youtube, siete riusciti a rendere molto popolare uno strumento classico come il violoncello anche fra i giovani.

La musica strumentale non riceve l’attenzione che meriterebbe. Penso di avere un compito, la missione di unificare tutto il mondo attraverso la bellezza della musica e credo ciò sia la musica strumentale poiché è priva di parole, quindi non ha confini. Dunque è il mezzo più efficace per raggiungere tutti attraverso la bellezza della musica e del violoncello, che è uno strumento estremamente versatile, attraverso il quale sento di poter esprimere appieno me stesso. Sono stato ispirato da tanti generi musicali, dalla classica al pop, al rock, alle colonne sonore e ho la fortuna di potere suonare tutti questi generi.

Il nuovo album cerca di superare le barriere generazionali?

Fra queste canzoni latine, ho incluso anche musica ballabile come Waka waka o Let’s get loud, canzoni folli e canzoni romantiche come Besame Mucho e Historia de un amor. La mia specialità è che ho una audience diversissima e devo farlo felici tutti, quindi devo fare differenti tipi di musica, ma suonata sempre con alta qualità. In un mondo in cui la musica è sempre più prefabbricata e artificiale, rivendico la potenza della musica suonata da mani umane, i valori del passato, i musicisti veri e propri, i rapporti veri e propri.

Come sarà il suo prossimo tour da solista, finita l’avventura dei 2Cellos?

Da gennaio incomincerò il mio primo tour da solista come Hauser. Sono emozionato: con i 2Cellos abbiamo raggiunto tutto il possibile. Ora farò diversi tipi di musica: coi 2Cellos che era un progetto più rock non potevo esprimere la mia parte più romantica e sensuale. In scena avrò un grande ensemble e molti musicisti così potrò fare diversi tipi di musica dalla classica con i violini dell’orchestra, al pop con una band. Il mio concerto sarà un viaggio intero, una esperienza completa. Avremo diversi concerti in Italia. Io amo moltissimo l’Italia, ho una connessione speciale. In moltissimi pensano che sia italiano, e la cosa mi piace.

Dei compositori italiani chi ama in particolare?

Amo moltissimo Ennio Morricone, di cui suono spesso i brani. Ho appena girato a Roma un video in San Silvestro al Quirinale che uscirà a ottobre, dove suonerò con Andrea Morricone un brano da lui composto appositamente: sarà un tributo a suo padre per pianoforte e violoncello.

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