mercoledì 31 luglio 2024
La squadra italiana conquista una medaglia che ai Giochi mancava dal 1928 dietro alle maestre americane capitanate dalla fuoriclasse Simone Biles. Ecco chi sono le 5 azzurre
Manila Esposito, una delle cinque ragazze della squadra azzurra di ginnastica artistica

Manila Esposito, una delle cinque ragazze della squadra azzurra di ginnastica artistica - Ansa

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Musica a palla, luci da discoteca. Mai successo prima, mai visto uno spettacolo così. La Bercy Arena di Parigi è un luna park dell’impossibile, con la gente che canta e balla. Gesso sulle mani, body scintillanti, capelli raccolti dietro la nuca: 96 anni per arrivarci, per riprovare il gusto di una medaglia olimpica femminile a squadre che all’Italia mancava dal 1928. E’ d’argento, e vale platino per le "fate" azzurre. Manila Esposito, Alice D’Amato, Angela Andreoli, Giorgia Villa e Elisa Iori: questi i loro nomi. Ginnastica artistica è la disciplina. Trave, parallele, corpo libero, volteggio. Roba per gambe forti, mani d’acciaio, caviglie sottili ma dure come il marmo.

La finale in realtà è una gara a due: gli Stati Uniti per l’oro, tutte le altre nazioni per gli altri due gradini del podio. Le italiane arrivano prima tra le umane, battono il Brasile (bronzo) all’ultima rotazione dopo una prova di squadra non perfetta ma costante, sempre con punteggi da podio comunque. Una gara al cardiopalma, con le azzurre solidissime su tutti i quattro attrezzi, bravissime alle parallele asimmetriche e soprattutto alla temutissima trave. Un successo per il dt Enrico Casella, che ha fatto le scelte giuste e rischiato Elisa Iorio, infortunata alla caviglia sinistra, alle parallele. L’azzurra ha risposto con uno splendido esercizio e subito dopo l’atterraggio ha iniziato a zoppicare.

Un argento davvero storico: solo nel 1928 l’Italia era salita sul podio olimpico della gara a squadre con le "Piccole pavesi" di Carla Marangoni (scomparsa a 102 anni, nel 2018). La ginnastica femminile aveva vinto una medaglia solo un’altra volta alle Olimpiadi con Vanessa Ferrari al corpo libero individuale a Tokyo, nel 2021. Impossibile fare di più. Competere con gli Stati Uniti di Simone Biles, la regina, l’inarrivabile e impeccabile nei suoi quattro esercizi. Eccole allora, finalmente sorridenti alla fine dopo due ore di tensione spasmodica, sempre con la concentrazione al massimo, le labbra serrate, la mani nervose ma sempre pronte ad applaudire le avversarie e maestra americane.

Manila Esposito, 17 anni, è originaria di Torre Annunziata, ma con la famiglia si è successivamente trasferita a Civitavecchia. Vive a Brescia, ha iniziato a quattro anni e mezzo, la sua squadra di club è la Ginnastica Civitavecchia, con la quale ha interrotto il decennale dominio in Serie A della Brixia. È la più piccola della squadra e la ragazza più giovane dell’intera spedizione azzurra: è nata nel 2006, l’anno in cui Vanessa Ferrari vinceva il suo primo oro mondiale ad Aarhus.

Alice D’Amato, genovese, 21 anni, gemella dell’infortunata Asia, è alla sua seconda Olimpiade: nel 2021 fu quarta con la squadra. Nel 2019 è stata bronzo mondiale con la squadra, una medaglia che l’Italia, a squadre, non vinceva a livello iridato da 69 anni. 5 i suoi ori europei in carriera (due a maggio, a Rimini, nell’all-around a squadre e alle parallele). Milita nella Brixia ed è un’atleta delle Fiamme Oro. È allenata da Monica Bergamelli e Marco Campodonico.

Angela Andreoli è nata a Brescia, ha da poco compiuto 18 anni, è compagna di squadra di club delle gemelle D’Amato alla Brixia. Ha iniziato a giocare a calcio, la folgorazione è arrivata grazie alla serie “Ginnaste-Vite Parallele” trasmessa qualche anno fa su Mtv. Si allena, come tutte le sue compagne, nell’Accademia internazionale di Brescia.

Giorgia Villa, bergamasca di Ponte San Pietro, ha 21 anni. Bronzo mondiale a squadre nel 2019, è all’esordio olimpico: per un infortunio alla caviglia dovette rinunciare ai Giochi di Tokyo. Nel 2020 perse entrambi i nonni in una sola settimana per Covid. È atleta della Brixia e delle Fiamme Oro.

Elisa Iorio ha gareggiato con un trauma distorsivo alla caviglia sinistrannominata Barbamolle dalle compagne, è alla sua prima Olimpiade. Due medaglie agli Europei di Rimini, bronzo mondiale a Stoccarda nel 2019 nella gara a squadre. Anche lei, come 4 delle sue cinque compagne, è della Brixia e appartiene alle Fiamme Oro. E' fidanzata con Yumin Abbadini, ginnasta della squadra maschile.

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