venerdì 14 febbraio 2025
Finora le giurie hanno premiato i brani d’autore (tre sui primi cinque in classifica) Stasera con i duetti e le cover la storia della musica italiana sarà di nuovo protagonista.
Simone Cristicchi

Simone Cristicchi - Alberto Terenghi / Ipa

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Dopo tante polemiche sulla trap e il suo liguaggio crudo, la vera sorpresa a Sanremo è il successo della canzone d’autore sul grande pubblico, comprese le fasce dei giovanissimi. Questo evidentemente significa che la gente è più intelligente di quanto si pensi ed ha bisogno di qualità più che di volgarità. E questa sera nella serata nelle cover ci sarà il trionfo della grande canzone d’autore storica italiana nei duetti di molti artisti. A guidare la volata è Simone Cristicchi che con un brano commovente e non semplice come Quando sarai piccola dedicato alla madre disabile guadagna standing ovation ad ogni esibizione all’Ariston e adesso è in testa al podio anche per i bookmakers che sinora puntavano su Giorgia, Olly, Achille Lauro e Fedez. Le prime classifiche ufficiali hanno visto premiare i cantautori in gara non solo da parte della stampa, ma anche dal voto delle radio e del pubblico a casa che nella seconda serata a portato in alto Simone Cristicchi, Lucio Corsi e Brunori Sas. L'onda di Sanremo ha travolto la YouTube Music Charts: in meno di due giorni, i video musicali degli artisti sanremesi hanno superato 8 milioni di visualizzazioni, dominando la classifica delle tendenze con 23 posizioni nella Top 30. Tra le prime posizioni, troviamo: Achille Lauro, Olly, Fedez, Tony Effe e Giorgia ma anche Simone Cristicchi e Brunori Sas col delicato brano per la figlia L’albero delle noci. Sul canale YouTube di RaiPlay, invece dopo la prima serata era in testa Simone Cristicchi con Quando sarai piccola con 1,9 milioni di views (ieri aveva superato i 2 milioni), a seguire Fedez, che sul palco di Sanremo ha portato Battito sulla depressione , e Giorgia, con La cura per me, superando tutti e 3 il milione di views. Il fenomeno si sta rivelando Simone Cristicchi, standing ovation ad ogni esibizione all’Ariston, lacrime e un video diventato virale sui social: boom di 8,8 milioni di visualizzazioni sul canale Instagram della Rai subito dopo la sua prima esibizione. Il suo brano è anche ottavo fra i brani più trasmessi dalle radio, e il delicatissimo nuovo video ufficiale di Quando sarai piccola sfiora le 900mila visualizzazioni. Radioimmaginaria che coordina “La Giuria degli Adolescenti” composta da 1000 ragazze e ragazzi di tutta Italia dagli 11 ai 22 anni comunica che nella seconda serata la canzone preferita è quella di Simone Cristicchi seguita a ruota da quelle di Giorgia e Settembre. E riceverà il premio Ethical Champion di Cube Radio, emittente dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve). Cristicchi, che questa sera nella serata delle cover duetterà con Amara sulle note de La cura di Franco Battiato si dice «onorato di avere raggiunto i giovani, io per gli under 25 non esistevo. Si tratta dell’imponderabile: ma loro vi rivedranno i loro nonni e volevo che arrivasse loro il messaggio della ciclicità della vita». E aggiunge: «Con il mio esiguo seguito sui social, è come la battaglia di David contro Golia. Sono ultimo come ascolti mensili su Spotify», ammette Cristicchi che ha anche sentito la madre al telefono «urlava di gioia, si è espressa come poteva, ne sono felicissimo». Il cantautore mette in guardia: «Credo tuttavia che la poesia non si debba basare su numeri ma su altri parametri imponderabili. Un artista come me non è avvezzo a certe dinamiche, ma oggi ha questa opportunità di far ascoltare la sua voce a milioni di persone». E ricevendo il premio Lunezia definisce il suo lavoro «cesellare le parole e cercare di dare una dignità letteraria ai testi delle mie canzoni e dei miei spettacoli teatrali». La classifica è solo provvisoria, con ogni probabilità destinata ad essere rivoluzionata. Ma intanto loro si godono la vetta e tengono alta la bandiera del cantautorato in un cast allargato, che punta a rispecchiare le tendenze del mercato e dello streaming: Brunori Sas, Lucio Corsi, Simone Cristicchi, Willie Peyote in un festival che ha riservato applausi convinti anche a Francesco Gabbani e Irama, anch’essi due cantautori dal successo popolare. Senza dimenticare il giovane talento della cantautrice Joan Thiele. E a Sanremo si sta facendo notare la parte più cantautorale di artisti come Irama, Bresh, Olly ed anche Achille Lauro. Il maremmano Lucio Corsi è in vero outsider, uno capace di duettare stasera con Topo Gigio sulle note di Nel blu dipinto di blu è l’outsider del Festival. «Dopo aver saputo che ero nella cinquina ero incredulo», ammette con un sorriso Lucio Corsi, fra i primi sia per la stampa che per le radio e il televoto con il suo inno alla normalità Volevo essere un duro e che ha vinto per la sua originalità anche il premio Assomusica. «Durante l’esibizione non ci ho capito niente, non ho avuto mai un occhio così grande della telecamera». Per Corsi «è una bella cosa» che ci sia la quota cantautori al festival: «Anzi, penso che il premio Tenco debba avere la stessa luce, la stessa rilevanza di Sanremo in Italia: sembra una follia, ma immaginate per un attimo se ci fossero due grandi eventi per la musica italiana, in diretta». E annuncia l’omonimo nuovo album Volevo essere un duro, in uscita il 21 marzo. «È un disco che parla d’infanzia, di amicizia e d’amore. È un album di fantasia con i piedi per terra. In questo album ho cercato di trovare il sogno non fuggendo nel cielo ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi. È un disco di ricordi personali mescolati a storie di altra gente». Il cantautore calabrese Brunori Sas, che con L'albero delle noci canta il nuovo sguardo sul mondo legato alla paternità, è «molto felice» di essere arrivato a Sanremo dopo quindici anni di carriera: «Ora ho le spalle larghe, non sarei stato pronto sette-otto anni fa». Stasera duetterà con Dimartino e Riccardo Sinigallia in L’anno che verrà di Lucio Dalla: « Non nascondo il mio amore per la tradizione cantautoriale degli anni Settanta, ma non mi sento un paladino dei cantautori, ce sono tantissimi. Sono contento perché si danno a volte le cose si danno per scontate, è bello sapere che la canzone d'autore è ancora rappresentata». Ad accompagnare il delicato brano in gara, il video delizioso in cui è protagonista è la figlia di tre anni, attorniata dalla famiglia Brunori al completo. « Abbiamo filmato Fiammetta in prima persona. Si ricrea in una stanza giochi il sistema solare perché quando nasce una nuova creatura diventa un sole intorno a cui girano tutti i parenti » ride l’artista di cui domani esce l’omonimo album mentre annuncia il tour nei palasport. Willie Peyote, che stasera duetterà con Federico Zampaglione e Ditonellapiaga su Un tempo piccolo di Franco Califano infine è convinto che «la riserva indiana » dei cantautori «si stia difendendo piuttosto bene al festival: in realtà – riflette – veniamo da una tradizione molto cantautorale, che fa parte di tutti noi come ascolto. Auguro ai cantautori in gara il meglio».

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