«Paradiso Paradiso, preferisco il Paradiso...La cosa più commovente è avere scoperto che i bimbi di tutta Italia conoscono il mio brano perché glielo fanno cantare all’asilo». Monsignor Marco Frisina sorride soddisfatto al pensiero di come la musica da lui composta per la fiction Rai con Gigi Proietti nei panni di san Filippo Neri sia entrata nel cuore e nelle case degli italiani. E proprio al santo «inventore» dell’oratorio monsignor Frisina dedica il 12 luglio nella piazza del Duomo di Spoleto, nell’ambito del Festival dei 2Mondi di Spoleto,
Paradiso, Paradiso un concerto-oratorio insieme all’orchestra «Fideles et Amati», al coro della Diocesi di Roma per solo ed all’interpretazione eccezionale di Giorgio Albertazzi. L’evento è patrocinato dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo.
San Filippo Neri e la musica sono un tutt’uno.La gioia di vivere il Vangelo si trasformava per Filippo in un cantico di lode fatto di vita e di gioia. E di questa gioia l’uomo di oggi ne ha bisogno come di un medicinale. Papa Francesco ci ha abituato a un rapporto sereno diretto con Dio e i fratelli, a vivere fede semplicità e gioia.
Paradiso, Paradiso è un omaggio alla gioia di Filippio, un invito a guardare dentro di noi, all’innocenza che è l’immagine di Dio.
Ci saranno anche i brani della fiction in questo spettacolo?Proporrò cinque brani della fiction ma rielaborati. Il resto saranno una decina di brani inediti che avevo composto nel 1988 per un concerto-oratorio in Aula Nervi per Giovanni Paolo II che poi non si è più fatto. Così ora li ho ripresi e rinnovati. In quest’opera c’è molta Roma, che è la mia città e quella in cui Filippo ha operato maggiormente, una città santa e bella. Per esempio c’è una popolana che canta due brani <+corsivo>Era l’alba romana<+tondo>, una preghiera con mille rintocchi di campana. In un altro brano <+corsivo>Guarda dentro ar core<+tondo> si invita a ritrovare l’innocenza dimenticata.
E l’incontro con Albertazzi?È stato un incontro sorprendente, non sapevo se avrebbe accettato. Invece si è mostrato entusiasta della proposta. Lui leggerà gli aneddoti filippini, la vita di Filippo raccontata dagli antichi cronisti. Ho immaginato che il narratore fosse un ex giovanetto seguace di Filippo che da anziano ricorda la sua infanzia con occhio divertito e ironico, perché anche nella vecchiaia il cuore può essere leggero e gioioso.
E attraverso la musica si può arrivare più direttamente al cuore.Noi musicisti avremmo questo dovere: annunciare il Vangelo a modo nostro. Io ho una doppia vita: come biblista faccio gli esercizi spirituali, ma come musicista predico ugualmente. Nella mia esperienza più che trentennale come compositore ho visto che la musica comunica nello stesso modo anche in nazioni diverse. C’è una chiave che apre il cuore.
Prossimi progetti?L’8 ottobre debutterò al Teatro Belgrado con un’opera lirica dedicata ai 1700 anni dell’Editto di Costantino. Libretto e regia sono di Radinovich, un’opera che ambisce ad essere ecumenica. Inoltre presto uscirà un nuovo cd, una raccolta di canti liturgici.
La grande popolarità le è arrivata attraverso le colonne sonore delle fiction televisive. Non è facile però scegliere il lavoro adatto. Non è facile scegliere, certo, a me piace quando c’è un contenuto importante. Nelle fiction sui santi o sul Vangelo mi trovavo a casa, queste storie possono diventare grandi momenti. La Chiesa deve aiutare l’uomo a ritrovare anche dignità culturale. Molto aiuto l’ho avuto dalla Lux Vide attraverso il progetto Bibbia, un progetto internazionale molto coraggioso, popolare e fedele alla Scrittura. Mi ha fatto capire il valore oggettivo della cultura popolare che può trasmettere grandi valori, in una tv che spesso trasmette grandi sciocchezze. Quindi dobbiamo utlizzarla al meglio, con proposte culturalmente o spiritualmente valide. Anche le fiction storiche, ad esempio quella su Edda Ciano per cui ho composto la colonna sonora, era piena di tormento, dolore, ma mostrava che nella sofferenza si può trovare la via e il senso. Mentre
Preferisco il Paradiso è stata una fiction semplice e piena di luce che ha aiutato tante persone a trovare in questo personaggio una grande speranza. La nuova evangelizzazione passa anche da qui.