Se non sai spaventare, che razza di mostro sei? Se lo domandano le matricole, quando entrano alla
Monsters University, che è poi il titolo del divertentissimo nuovo cartoon Disney - Pixar, pronto per replicare il successo ottenuto dodici anni fa da
Monster & Co., dal 21 agosto sugli schermi italiani. A Roma sono giunti il regista Dan Scanlon e la produttrice Kori Rae, che ai mostri e mostriciattoli di questo prequel hanno dedicato anni di lavoro e molta fantasia. Si torna indietro nel tempo, quando Mike Wazowsky e James P. Sullivan, detto Sulley, i beniamini della storia – il primo un ovetto verde con un solo occhione, il secondo un simpatico bestione dal pelo azzurro con due buffi cornetti sul capo – fanno la loro conoscenza proprio all’università, governata dall’Orrido Rettore Tritamarmo, una sorta di centopiedi gigante con ali da pipistrello. I due frequentano il Corso di Spavento per diventare laureati Mostri Spaventatori, quelli che già nel primo episodio si infilavano nottetempo nelle stanze dei bambini, attraverso un incredibile sistema di porte, per accalappiarne le urla e fornire di energia il loro mondo. Ma non è proprio così facile spaventare e gli allievi avranno modo di farne esperienza, in un vorticoso moltiplicarsi di avventure e goliardie che accadono durante lo svolgimento delle Spaventiadi universitarie, con cinque squadre a contendersi il trofeo. Quella di Mike è naturalmente la più malconcia, ma saprà come imporsi e recuperare l’onore perduto, insieme a tutti gli spaventi mancati.Al centro del racconto l’amicizia tra due opposti che più opposti non si può, Mike e Sulley. «Volevamo che il film si concentrasse proprio sui rapporti tra i due – spiega il regista – e sul loro primo incontro. L’ambiente universitario ci pareva l’ideale. La parte più difficile è stato creare una storia che fosse bella da vedere e interessante da seguire, anche perché sappiamo già in partenza cosa succederà ai nostri due mostri, ce lo ha raccontato il film precedente». Dove sta il segreto della loro simpatia – Mike studente modello che si impegna e lavora sodo, Sulley il classico "figlio di papà mostro" che ha già la strada spianata – è presto detto: «Nella loro diversità e nella loro amicizia, che il film esplora nella sua nascita. Anche quando litigano, sanno che non possono fare l’uno a meno dell’altro, le loro discussioni non nascono dalla cattiveria ma dai diversi caratteri. Guardandoli si percepisce che sono amici inseparabili e lo saranno per sempre». Una miriade di personaggi-mostri li circondano – sono addirittura 500 diversi tipi – e tutti da scoprire: denti aguzzi, tentacoli, lumaconi giganti, facce con sei occhi, salamandre mimetiche, buffe creature pelose di ogni foggia e colore, anche creature dell’aria e dell’acqua. Sono stati chiamati a dar voce a Terri e Terry Perry, una sorta di polipo arancione a due teste, il duo dei Soliti Idioti, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli. «Lavorare per la Disney è il sogno di tutti, anche il nostro. Nel cartone animato devi dare un’anima ai personaggi e poi, finalmente, le storie sono pulite e non volgari». Un sorprendente riconoscimento, detto da loro.Conclude la produttrice Kori Rae che annuncia le prossime uscite Pixar: «Il nostro lavoro continuerà a svilupparsi, sia nel creare storie nuove sia nello sfruttare i personaggi più amati. Arriveranno, rispettivamente nel 2014 e nel 2015,
The Good Dinosaur - Il buon dinosauro, storia molto divertente di un grosso erbivoro alle prese con un certo modo di vivere che ci è del tutto sconosciuto, e
The Inside Out, questa volta un viaggio dentro la mente umana, entrambi per la gioia di tutti i piccoli spettatori».