sabato 9 febbraio 2013
​Il nome dell'ex ciclista italiano sarebbe spuntato nelle carte del processo spagnolo “Operacion Puerto” che vede sul banco degli imputato il medico Eufemiano Fuentes. La replica: «Accusa assurde».
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Anche il “Re Leone” Mario Cipollini sarebbe caduto nella rete del doping. Dalle carte del processo Operacion puerto che si sta svolgendo a Madrid, emergerebbe il coinvolgimento dell'ex ciclista toscano con tanto di tabelle del doping datate 2002(l'anno d'oro del “Re Leone”) con il numero di fax dell'abitazione di Cipollini.I documenti, sono stati pubblicati sabato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport e sembrano «svelare, per la prima volta, il trattamento dopante mese dopo mese di Cipollini, con carichi impressionanti di Epo, ormoni e anabolizzanti, più le indicazioni sui pagamenti a Eufemiano Fuentes (medico spagnolo, imputato principale nel processo in corso a Madrid)». Il processo Operacion Puerto - scrive la Gazzetta - sta permettendo di sollevare pietre sinora mai toccate. Nel 2007 e 2008 sono stati identificati e squalificati, tra gli altri, Basso, Scarponi, il tedesco Ullrich, lo spagnolo Valverde. Cipollini sarebbe identificato con il nome in codice “Maria”. La documentazione comprenderebbe tabelle per la somministrazione di prodotti dopanti nell'arco della stagione 2002, culminata con il trionfo del velocista nella prova iridata di Zolder.In serata è arrivata la replica di Cipollini, per bocca del suo avvocato, Giuseppe Napoleone: «Accuse assurde. Cipollini è disponibile a verifica ematologica di confronto con le 99 sacche ancora da identificare». L'avvocato ha poi precisato che «i documenti pubblicati non sono in alcun modo riferibili allo stesso (Cipollini, ndr)». E il numero di fax che compare sulla tabella incriminata non sarebbe un fax riconducibile a Cipollini ma un numero di telefono italiano non intestato al ciclista. Le reazioniLa notizia del presunto coinvolgimento di Cipollini nell'uso di sostanze dopanti non ha tardato a scatenare reazioni. La Federciclismo ha annunciato che «anche alla luce delle rivelazioni degli atti riguardanti Cipollini» si costituirà al più presto parte civile nell'inchiesta Operacion puerto. «Chiederemo anche alla procura Coni di indagare sui fatti del ritiro azzurro di Salice Terme del 2002», aggiunge il presidente della Fci, Renato Di Rocco.«La verità, secondo me, è che almeno il 90% degli atleti che hanno vinto dal 1996 al 2010 erano positivi. Pertanto adesso è necessaria una amnistia e nuove regole efficaci che puniscano con la radiazione alla prima positività». Ivano Fanini, patron di “Amore e Vita”, da anni in lotta contro il doping, commenta così le carte incriminate. «A dire il vero non sono rimasto sorpreso più di tanto - dice -, l'unica cosa che invece mi ha meravigliato è che tutto questo sia venuto fuori soltanto oggi dopo così tanti anni».

 

Tutte le vittorie del “Re Leone”Mario Cipollini è stato uno dei migliori velocisti di tutti i tempi: ha dominato, con i suoi arrivi in volata il ciclismo degli anni Novanta fino al ritiro nel 2005 (cui è seguito un breve ritorno all'attività agonistica nel2008). Nel corso della sua lunga carriera Cipollini ha collezionato 189 successi, tra cui le vittorie alla Milano-Sanremo e ai campionati del mondo su strada a Zolder, in Belgio (entrambi nel 2002), e le tre vittorie alla Gand-Wevelgem (1992, 1993 e 2002).Una carriera ricca di successi e primati quella del ciclista toscano: Cipollini detiene il record di tappe vinte al Giro d'Italia: ben 42, tutte in volata, ottenute tra il 1989 e il 2003. Il precedente record (41 vittorie) resisteva dagli anni trenta ed apparteneva ad Alfredo Binda.Il 2002 è il suo anno d'oro: vince la Milano-Sanremo, i mondiali di Zolder e la Gand-Wevelgem oltre ad aver messo a segno sei vittorie di tappa al Giro d'Italia (Muenster, Esch-Sur-Alzette, Caserta, Conegliano, Brescia e Milano). Cipollini ha ottenuto dodici vittorie di tappa al Tour de France, record per un italiano, vestendo la maglia gialla sei volte (due giorni nel 1993 e quattro nel 1997) e tre alla Vuelta. Il suo apice al Tour lo raggiunse nel 1999, quando trionfò in ben quattro tappe consecutive (Blois, Amiens, Maubeuge e Thionville), sfiorando il record assoluto del lussemburghese Franois Faber che nel 1909 arrivò a cinque. Ai tre grandi giri vanta 57 vittorie, a pochi passi dal recordman Merckx 65, così suddivise: 42 al Giro, 12 al Tour e 3 alla Vuelta.

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