La conferenza stampa di presentazione di Casa Italia, all'ambasciata d'Italia a Parigi - Xavier Granet (CONI)
L’Italia sportiva si prepara già a mettere su casa in Francia per le Olimpiadi parigine dell’anno prossimo. Presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi, è stato firmato oggi il contratto grazie al quale Casa Italia potrà insediarsi presso il Pré Catelan, splendida residenza storica immersa nel verde del Bois de Boulogne, il più grande parco alle porte del centro, nota per i suoi 12 saloni di ricevimento e per la cucina del suo ristorante.
Rispettando una tradizione ininterrotta inaugurata 40 anni fa per i Giochi di Los Angeles, Casa Italia sarà la vetrina dell’italianità e un punto di riferimento obbligato per quanti s’interesseranno al nostro Paese durante l’evento planetario: i grandi marchi del made in Italy, non a caso, hanno già prenotato la loro presenza.
Per quanto riguarda l’aspetto culinario, il confronto fra cucina italiana e francese sarà vissuto in uno spirito olimpico, si è assicurato questa mattina con il sorriso.
In ogni caso, Giovanni Malagò, presidente del Coni, esprimendo ottimismo sulla preparazione dei rappresentanti azzurri, ha tenuto a precisare: «Gli atleti non verranno a Casa Italia fin quando non finiscono la competizione. Non usciranno dalla routine quotidiana». Grande la soddisfazione di Malagò per aver scelto un luogo storicamente legato proprio alla nascita delle Olimpiadi moderne: «C’è una storia romantica che lega il Pré Catelan con l’antichità: in questo luogo venne celebrata l’intuizione del barone Pierre de Coubertin sui Giochi Olimpici. Un’idea geniale, lungimirante. Del resto, lui era un sognatore».
In effetti, in uno dei saloni, il 23 giugno 1894, il fondatore delle Olimpiadi moderne celebrò con un banchetto sontuoso l’accettazione internazionale del suo progetto, quello stesso giorno, durante una storica riunione all’Università della Sorbona. Fierezza anche per le ultime due edizioni olimpiche, a Tokyo e Pechino, in cui ‘Casa Italia’ c’era a dispetto del contesto «surreale» determinato dalla pandemia.
La data della firma parigina di oggi, la prima di sempre per Casa Italia in un Paese ospitante, è stata scelta anche per portare fortuna alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, sui blocchi di partenza esattamente fra 1000 giorni.