Francesco Scarabicchi - Archivio
Si è spento ad Ancona, dopo una lunga malattia, a 70 anni, il poeta Francesco Scarabicchi. Sono in molti a ricordare che, se la sua vocazione letteraria dominante è stata la poesia, Scarabicchi è stato un grande intellettuale e animatore culturale, partendo dalla sua città. Un ricordo toccante arriva dallo scrittore Angelo Ferracuti, che ne era amico: "una persona dolce, appassionata alla letteratura e alla vita. Ricordo una sera, dopo una presentazione, fummo sorpresi dalla neve. Una sensazione molto particolare, al punto che, giorni dopo, mi mandò alcuni suoi versi, che cominciavano così: "Nasce dal lungo inverno, dalle dita dei morti, che hanno pace nel dono luminoso del presente...". Così il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli: "La sua scomparsa non ci coglie impreparati, ma ciò non diminuisce la tristezza che ci avvolge. Lo ricordo come uomo sincero, di immensa onestà intellettuale, che con le sue opere ha dato lustro alla città che amava e voleva sempre migliore, e su cui ha scritto pagine bellissime".
Scarabicchi era collaboratore di un altro grande intellettuale, Franco Scataglini, di cui era considerato erede e che gli aveva firmato l'introduzione della prima opera, La porta murata (Residenza, Ancona 1982). Poi erano arrivati Il viale d'inverno (L'obliquo, Brescia 1989), con postfazione di Massimo Raffaeli, Il prato bianco (L'obliquo, Brescia 1997) raccolti, in scelta, ne Il cancello, 1980-1999 (peQuod, Ancona 2001), con una nota di Pier Vincenzo Mengaldo; Frammenti dei dodici mesi con quattordici fotografie di Giorgio Cutini e uno scritto di Goffredo Fofi (L'obliquo, Brescia 2010); Nevicata con venticinque acqueforti di Nicola Montanari (Liberilibri, Macerata 2013). Del 2018 la raccolta poetica Il cancello (Pequod). Ha tradotto da Machado e da Lorca raccogliendo una selezione ne Gli istanti feriti (Università degli Studi, Ancona 2000) e in Taccuino spagnolo (L'obliquo, Brescia 2000). Ha ideato nel 2002, il periodico di scritture, immagini e voci "nostro lunedì" diretto e coordinato con Francesca di Giorgio.
Un omaggio particolare da Massimo Recalcati, direttore scientifico del festival Kum, a cui Scarabicchi ha partecipato due volte (la seconda con Gianni Montieri, che è stata la sua ultima uscita pubblica): "Quando muore un poeta, ha affermato, muore sempre un pezzo di noi. Quello che solo i poeti sanno far vivere. Addio Francesco, mio amato amico". I funerali domani mattina (venerdì) alle 10, nella chiesa di Santa Maria dei Servi.