Lo scrittore Raffaele La Capria, scomparso oggi a 99 anni - Ansa
È scomparso oggi all'età di 99 anni lo scrittore Raffaele La Capria, premio Strega nel 1962 per Ferito a morte. Lo scrittore avrebbe poi abbandonato il romanzo per un saggismo narrativo a partire da L’armonia perduta (1986) e volumi come Capri e non più Capri (1991), L’occhio di Napoli (1994) fin a L’amorosa inchiesta (2006).
Unanime il cordoglio della letteratura. Per Ferdinando Camon “il suo Ferito a morte è un libro immortale", nelle parole di Dacia Maraini La Capria "era un uomo delizioso, una persona squisita, oltre che uno scrittore originale e raffinato. Lo ricordo come un uomo di alti pensieri, sereno, allegro, che dava il meglio di sè nel rapporto con gli altri".
Nato a Napoli l'8 ottobre 1922, Raffaele La Capria, dopo essersi laureato in giurisprudenza all'Università di Napoli nel 1947 e dopo aver soggiornato in Francia, Inghilterra e Stati Uniti, nel 1950 si è trasferito a Roma. Ha frequentato a Harvard l'International Seminar of Literature nel 1957 ed è stato per anni stimato collaboratore delle pagine culturali del Corriere della Sera. Dal 1990 è stato condirettore della rivista letteraria "Nuovi Argomenti". Nel 2005 gli fu attribuito il Premio Viareggio per la raccolta "L'estro quotidiano", dopo aver avuto nel 2001 alla carriera il Premio Campiello e nel 2002 il Premio Chiara.
Accanto all'attività di scrittore e intellettuale ha anche fatto a lungo lo sceneggiatore per il cinema, dopo Mani sulla città di
Rosi per tanti altri film che hanno fatto epoca da "Uomini contro" a "Cristo si è fermato a Eboli", da"Sabato, domenica e lunedì" della Wertmuller a "Una questione privata" di Alberto Negrin, partendo dai "Leoni al sole" di Caprioli del 1961, l'anno in cui conobbe l'adorata moglie, l'attrice Ilaria Occhini, scomparsa nel 2019.
I funerali si terranno domani, 28 giugno, alle 12.00 nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma.