La scrittrice canadese Alice Munro, Premio Nobel per la letteratura nel 2013 - Ansa
È morta la scrittrice canadese Alice Munro, premiata con il Nobel per la letteratura nel 2013. Il decesso è avvenuto lunedì. Munro aveva 92 anni, e soffriva di demenza senile da oltre un decennio. Ha prediletto la forma del racconto, attraverso la quale modellava storie discrete, di gente apparentemente semplice in città di provincia, motivi per cui è stata anche definita dai suoi cultori la “Cechov canadese”. All’anagrafe Alice Ann Laidlaw, Munro era nata nel 1931 da una povera famiglia di allevatori nel Southwestern Ontario. Riuscì a frequentare l’università grazie a una borsa di studio ma la abbandonò dopo due anni, nel 1951, per sposarsi e trasferirsi a Vancouver con il suo primo marito, James Munro. Descrivendosi come una “casalinga B-meno” in questo periodo – doveva chiedere soldi a suo marito per fare la spesa – Munro iniziò a scrivere ogni volta che le sue figlie dormivano, mantenendo i pezzi brevi perché era troppo difficile concentrarsi per periodi prolungati. I racconti della Munro iniziarono a essere pubblicati su riviste come Tamarack Review, Montrealer e Canadian Forum.
Nel 1968 venne pubblicata la sua prima raccolta, Dance of the Happy Shades (La danza delle ombre felici), subito acclamata dalla critica internazionale, a partire dal New York Times. Il volume le vasle il Governor General’s Award, al tempo il più alto premio letterario canadese. Seguì con identico successo Lives of Girls and Women (La vita delle ragazze e delle donne) nel 1971, una raccolta di storie interconnesse tra loro, che venne pubblicata come romanzo. Nel 1978, con la raccolta di novelle Who Do You Think You Are? (Chi ti credi di essere?), Munro vinse il Governor General’s Literary Award per la seconda volta. Nel 1980 ottenne la carica di scrittore in residenza sia all’Università della Columbia Britannica che all’Università del Queensland.
Dagli anni Ottanta al 2012, Munro ha pubblicato una raccolta di racconti circa ogni quattro anni e le sue opere sono state tradotte in 13 lingue. Ha vinto il National Book Critics Circle Award e il Man Booker International Prize. Il 10 ottobre 2013 Munro è stata insignita del Premio Nobel per la letteratura, in quanto “maestra del racconto contemporaneo”, aggiungendo che “i suoi testi sono spesso caratterizzati dalla rappresentazione di eventi quotidiani ma decisivi, una sorta di epifanie, che illuminano la storia circostante e lasciano apparire in un lampo le domande esistenziali”. È stata la prima canadese e la tredicesima donna a ricevere il Premio Nobel per la letteratura. Già malata, Munro non si recò a Stoccolma a ritirare il riconoscimento e poco dopo annunciò il suo ritiro dalla scrittura. La connazionale Margaret Atwood l’ha definita «tra le maggiori scrittrici di narrativa inglese del nostro tempo», per Salman Rushdie è stata «una maestra della forma».