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"Ciao Lucio, ti voglio bene. Fai buon viaggio amico mio". Così Lorena Bianchetti affranta saluta Lucio Cocchia, il regista del programma di Rai 1 "A Sua immagine" deceduto all'improvviso ieri notte per un malore a soli 59 anni. Lascia l'amatissima moglie e la figlia. Descritto da tutti come un galantuomo, Cocchia era regista di lunga esperienza Rai.
Regista di Rai Uno, dall’inizio del 2000 nella squadra di A Sua Immagine, il programma in collaborazione con la Cei, firmato da Laura Misiti e Gianni Epifani e condotto da Lorena Bianchetti. Una trasmissione di grande spessore culturale e nella quale Lucio Cocchia si impegnava sempre con una regia attenta per un programma dalle tematiche importanti legate all'informazione religiosa, coordinando tanto la parte con gli ospiti in studio quanto i collegamenti esterni anche nelle grandi occasioni relative alle cerimonie del Santo Padre o ad appuntamenti speciali come la recente Gmg di Lisbona.
L'annuncio lo aveva dato sui social proprio Lorena Bianchetti, che da oltre 20 anni collaborava col regista. "Questa notte ci ha lasciato Lucio Cocchia, un amico unico, speciale, vero - ha scritto la Bianchetti sui social -. Regista e straordinario professionista, compagno delle mie trasferte. Ho iniziato a lavorare con lui nell’anno 2000 ma ogni volta è stata una festa, una risata anche nelle più assurde difficoltà. In questo momento ho pensieri confusi, un senso di incredulità. Perché mi sembra Impossibile. Ciao Lucio, ti voglio bene. Fai buon viaggio amico mio. Mi e ci mancherai, a tutti, alla redazione, agli autori, agli amici di sempre perché non amarti era davvero impossibile".
"La morte improvvisa di Lucio ha lasciato tutti esterrefatti e senza parole - è il commosso messaggio di Vincenzo Corrado, direttore dell'Ufficio comunicazioni sociale della Cei, appena appresa la tragica notizia -. Il primo pensiero va alla moglie Daniela e alla figlia Alice. A loro ci stringiamo con affetto e amore: quei due sentimenti che Lucio ci ha insegnato a vivere e a tradurre concretamente nel quotidiano. Con lui in questi anni abbiamo condiviso tanti progetti e tante esperienze. Da ultimo, proprio un mese fa, la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona, dove ha davvero conquistato tutti per la sua professionalità, la sua simpatia e la sua ironia. In questo, Lucio era maestro. Siamo tornati dal Portogallo con la promessa di rivederci presto. Quella parola diventa ora impegno a vivere con schiettezza ogni istante dell’esistenza, proprio come faceva lui. Era un gigante, Lucio, non per la sua corporatura fisica o semplicemente per questa, ma per il suo modo di porsi, per la sua capacità di andare all’essenza, a ciò che conta veramente, oltre ogni apparenza. Nella grande comunità di A Sua Immagine lascia proprio questo testamento non scritto: sorridete sempre, come abbiamo fatto insieme, ogni giorno! Grazie Lucio!".