È stato uno dei padri fondatori della radio e della televisione italiana, autore e conduttore di celebri programmi come "Parola mia", un quiz sulla lingua italiana, e il talk-show Tappeto volante.
Luciano Rispoli è morto stamattina nella sua casa di Casalpalocco, sul litorale romano, dopo una lunga malattia. Aveva 84 anni, era nato a Reggio Calabria nel 1932. Giornalista professionista, fu direttore del Dipartimento Scuola Educazione (l'attuale Rai Educational) della Rai dal 1977 al 1987. Rispoli cominciò la sua carriera come radiocronista nel 1954 in seguito a un concorso e dopo un'audizione con il direttore della neonata Rai, Vittorio Veltroni, che lo scelse per la rigorosa preparazione ma anche per la sua voce nasale e suadente. Il suo era un modo di fare informazione e di porgersi al pubblico sempre garbato e rispettoso, anche se talvolta poteva apparire formale. Noto al grande pubblico come "lo zio Luciano", si devono a lui i popolari programmi radiofonici Bandiera Gialla, La Corrida di Corrado e Chiamate Roma 3131, che ideò sia nei contenuti che nei titoli.
Sposato con Teresa Betto, ha avuto tre figli. Le nozze furono celebrate da san Pio da Pietrelcina. «Il rito era fissato per le quattro del mattino a San Giovanni Rotondo - raccontava Rispoli -, io e Teresa ci avvicinammo all'altare e dopo un po' padre Pio arrivò: era un uomo burbero, ai limiti della scortesia, frettoloso anche nella celebrazione del matrimonio. Dava la sensazione di adempiere con fatica e con fastidio agli obblighi enormi della sua vita di santo in terra».