L’ambizione progetto socialista fallisce per colpa di una chiesa, non prevista nella città del socialismo. La gente la vuole, il governo dà il permesso e poi lo toglie.
Attorno alla croce eretta nel 1956 (senza permesso) dove sarebbe dovuta sorgere la chiesa, il 27 aprile 1960 scoppiano piccoli disordini che a sera sfociano nella rivolta: barricate e intervento delle unità anti-sommossa e dell’esercito. La croce c’è ancora, accanto a una chiesina eretta in seguito.
E la chiesa? Ultimata nel 1977, Arka Pana (la Chiesa della pace) è intitolata a Santa Madre Regina di Polonia. A due livelli, in quello superiore, Cristo sembra voler risorgere con tre giorni di anticipo, quasi “strappandosi” dalla croce in una sorta di ansia di redenzione. Nei prossimi giorni ospiterà i giovani ucraini.
Storia di utopie umane naufragate, storia di croci che resistono. In occasione del suo viaggio in Polonia nel 1979, Giovanni Paolo II dice: “Non si può separare la croce dal lavoro umano. E non si può separare Cristo dal lavoro umano. E questo è stato confermato qui a Nowa Huta”.