Il crollo delle nascite viene spesso spiegato con una lunga lista di motivi concreti – precarietà, salari bassi, carenza di servizi, squilibri di genere, incertezze sul futuro – cui si aggiunge una narrazione sempre più ambigua della genitorialità. Ma ridurre la scelta di avere figli a una questione di calcolo razionale o di ricerca della felicità è forse l’equivoco di fondo
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