Può una tappa eroica, dove andrebbero applauditi tutti, dal primo all’ultimo, essere rovinata da un semplice tweet? Può la tappa regina, la più pensante di questo Giro, con neve e gelo, con Gavia, Stelvio e Val Martello essere sfregiata dalla leggerezza di un messaggino di 140 caratteri? La risposta è sì. I corridori temono il tempo, ma non fanno i conti con il segno dei tempi. La fregola che colpisce ormai gran parte della popolazione mondiale: twittare per qualsiasi cosa. Ieri, all’interno del gruppo, abbiamo vissuto due situazioni distinte e paradossali. Una quella ufficiale offerta dalla Rcs Sport, il gruppo che organizza il Giro d’Italia. L’altra, quella tanto wow e new, che fa capo alla Gazzetta dello Sport e in particolare all’ufficio marketing. A questo punto il lettore potrebbe chiedersi, ma cosa ci stanno raccontato invece di parlare della bellissima vittoria del 24enne colombiano Nairo Quintana?Andiamo per ordine. Si parte da Ponte di Legno con la pioggia. In cima al Gavia nevica. Lo stesso sullo Stelvio. A tre chilometri dalla vetta radio corsa informa che per ragioni di sicurezza davanti ai vari gruppetti verranno poste delle “safety bike”, con segnalatori muniti di bandiera rossa atti a segnalare pericoli ai corridori. La tappa procede regolarmente. Non c’è neutralizzazione. Ma pochi minuti dopo, sui cellulari di tutti i direttori sportivi, arriva un tweet con il quale si dice espressamente, in due lingue (italiano e inglese), che la tappa è neutralizzata. Qui succede il fattaccio. Dario Cataldo è in fuga da solo e passa per primo sul gran premio della montagna dello Stelvio. Il gruppetto maglia rosa (Uran) è attardato di un paio di minuti con la Movistar di Quintana a fare l’andatura. Appena arrivano in cima, Quintana e i suoi compagni procedono con il loro passo, molti, come Fabio Aru, Evans e Pozzovivo, si fermano a cambiare indumenti e ripartono, convinti che la tappa sia stata neutraliazzata.
Davanti Quintana si trova con Hesjedal, Izaguirre, Rabottini, Rolland e Sicard. Hanno 50” sul gruppo maglia rosa. Quintana va avanti, dietro si guardano straniti. Quintana fa sul serio, dietro pensano sia uno scherzo. Non è così. In ammiraglia Beppe Martinelli, il tecnico di Aru, va su tutte le furie: «Noi abbiamo capito che la discesa dello Stelvio era neutralizzata, siamo gli unici idioti che abbiamo capito così?». Gli fanno eco Davide Bramati, Luca Guercilena e molti altri team-manager.
Dal sito Gazzetta.it, dopo circa mezzora sparisce il tweet incriminato, in compenso arriva quello di scuse: «Comunicazione sbagliata: nessuna neutralizzazione della discesa dallo Stelvio. Scusateci per l’informazione sbagliata. Grazie». Prego. Intanto, la tappa la vince Quintana, che sulla salita finale guadagna su tutti e va a prendersi la maglia rosa. Commento di Quintana dopo la sua vittoria? «Sono felice». Un tweet.