giovedì 12 maggio 2016
​​Comitato parlamentare per chiedere l'abrogazione parziale.LA SCHEDA L'Abc della legge GLI ERRORI Ambiguità e svarioniFamiglia, ora e sempre resilienza di Francesco D'Agostino
Unioni civili, il centrodestra vuole il referendum
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​Il giorno dopo l'approvazione definitiva del ddl Cirinnà alla Camera il centrodestra apre la battaglia referendaria contro la legge sulle unioni civili. Un gruppo di parlamentari in conferenza stampa alla Camera dei Deputati, ha presentato una serie di iniziative e lanciato l'hastag, preso in prestito dal Family Day "ci ricorderemo". Tra loro Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi di Idea, Maurizio Gasparri e Lucio Malan di Forza Italia, Gian Marco Centinaio e Nicola Molteni della Lega, Francesco Bruni e Lucio Tarquinio dei Conservatori e Riformisti, Fabio Rampelli ed Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia, Gian Luigi Gigli e Mario Sberna di Ds-Cd, Guglielmo Vaccaro di Italia Unica e il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi. Quagliarello: abrogazione parziale. Non appena il testo "verrà promulgato da parte del Capo dello Stato" il centrodestra unito si adopererà per chiedere il referendum, ha spiegato Gaetano Quagliariello, di Idea, presentando il comitato parlamentare (che sarà presieduto da Eugenia Roccella) che si propone di abolire non tutta la legge, "ma solo alcuni articoli, in particolare quelli che creano una discriminazione tra ipotesi di convivenza tra coppie eterosessuali e quelle omosessuali". "Non siamo contrari a che vengano assegnati diritti alle persone e alle affettività - ha sottolineato - ma questa legge tende a creare un simil-matrimonio per poter mettere mano alla categoria della genitorialità e per poter consentire a due omosessuali di diventare genitori di figli programmati. I bambini che hanno tutto il diritto di avere un padre e una madre e sapere da dove provengono". Eugenia Roccella ha aggiunto che "la battaglia non è finita con il voto finale ottenuto a colpi di fiducia, canguri e violentando la Costituzione. Noi non abbiamo potuto rappresentare chi ci ha votato, non abbiamo potuto votare un solo emendamento e allora è giusto che la battaglia ritorni nelle piazze, contro una legge che vuole costruire un simil matrimonio con un mercato della filiazione aperto e introducendo l'utero in affitto".  Cirinnà: referendum lo vinceremo noi. "Io auspico che il referendum ci sia, perché noi lo vinceremo e sarà soprattutto il viatico per arrivare presto e bene all'uguaglianza piena". Così a Sky Tg24 la senatrice PD Monica Cirinnà replica alla proposta del centro-destra di un referendum abrogativo per la legge sulle unioni civili. "I cittadini italiani - ha proseguito - non si sono mai pronunciati per la discriminazione. Hanno sempre, anche attraverso l'istituto referendario, confermato delle grandi leggi di civiltà, è già accaduto". Marzano lascia il gruppo del Pd. Michela Marzano ha scritto al capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, per comunicare le proprie dimissioni dal gruppo. Una scelta, spiega la docente universitaria e filosofa su Facebook, dettata dal voto di ieri sulle unioni civili. "Sui temi dei diritti e dell'etica ho sempre detto e difeso gli stessi valori e gli stessi principi. E non me la sento, oggi, di non essere coerente con me stessa e con le mie battaglie per opportunità politica". Marzano critica lo stralcio dal testo dei riferimenti alla famiglia e della stepchild adoption. "Un vulnus per me difficile non solo da accettare, ma anche da giustificare pubblicamente", chiarisce. "Quella di ieri rappresenta per noi una giornata buia". Age: legge sottrae diritti alle famiglie. "Quella di ieri rappresenta per noi una giornata buia. La legge sulle unioni civili, infatti, non aumenta i diritti, come è stato detto, ma li sottrae alle famiglie che oggi soffrono sotto il peso di sussidi insufficienti, agevolazioni per pochi e politiche sociali a macchia di leopardo nel Paese". Così commenta il voto di fiducia al ddl Cirinnà che ha varato ieri sera la legge sulle unioni civili, Fabrizio Azzolini, Presidente nazionale dell'Age, Associazione Italiana genitori. "Renzi - continua il presidente dell'Associazione - sul suo profilo facebook ha scritto che ieri era una giornata di festa ma al presidente del Consiglio dobbiamo ricordare che questo testo di legge apre una voragine di pericoli economici e sociali. A cominciare dalla reversibilità delle pensioni estesa a tutte le unioni insostenibile per le casse dello Stato per finire con l'apertura delle graduatorie degli asili nido già risicate alle coppie che sottoscrivono questo tipo di unione". Boeri: reversibilità sostenibile. "C'è un impatto sui conti, ed èinevitabile che ci sia, ma è nell'ordine di qualche centinaio dimilioni di euro ed è quindi sostenibile". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, rispondendo ad una domanda sull'impatto delle nuove norme della legge sulle unioni civili in merito alla reversibilità delle pensioni per le coppie gay.

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