mercoledì 16 marzo 2016
Il braccio politico dei Peshmerga pronto ad annunciare la nascita della Federazione del Kurdistan siriano. Damasco intima lo stop.
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Siria, i curdi del Nord invocano l'autonomia
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È atteso per oggi l'annuncio della costituzione della "Federazione del Kurdistan" in Siria, mossa che avrà non poche conseguenze sullo scacchiere siriano, regionale e anche internazionale. A riferirlo sono media curdi. Damasco si è già espressa in senso contrario: l'Onu, ha ricordato, tutela la sovranità e l'integrità degli Stati. Secondo quanto riporta la tv satellitare curda-irachena "Rudaw" l'annuncio arriverà durante "il congresso costitutivo per una nuova amministrazione del Kurdistan siriano" organizzato oggi dalla "Società Democratica" (TEV-DEM), movimento curdo-siriano legato al Partito dell'Unione Democratica (PYD), che è il braccio politico delle Unità di Difesa del Popolo (YPG, i Peshmerga), le milizie armate curde osteggiate dalla Turchia perché ritenute da Ankara l'estensione in Siria del Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan). L'annuncio arriva da Erbil, in Iraq. "La nostra principale rivendicazione è il federalismo per il Kurdistan siriano, ma il congresso costitutivo che si terrà oggi mettere in chiaro ogni cosa", ha detto il presidente de TEV-DEM al Dar al Khalil all'emittente Rudaw che ha sede a Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno.La tv curda pubblica anche una mappa della Siria delineando i confini amministrativi della prospettata Federazione curda. "È vero che noi come curdi abbiamo sofferto storicamente, ma oggi non vogliamo che la conquista dei nostri diritti siano a spesa degli altri", ha detto Khalil rispondendo alla domanda se non fosse il caso che i curdi proclamassero la propria indipendenza dalla Siria.I colloqui di Ginevra. La notizia arriva all'indomani del via al nuovo round di negoziati a Ginevra per una transizione politica in Siria dalle quali sono stati esclusi rappresentati della minoranza curda. E questo proprio mentre la Russia insiste affinché sia dato un ruolo nei colloqui anche ai curdi. Ma pesa il "no" della Turchia.L'altolà di Damasco. L'ambasciatore siriano Bashar Jàafari, alla guida della delegazione di Damasco ai colloqui di Ginevra sulla Siria, ha seccamente respinto l'idea di un sistema federale curdo nel nord del Paese. "Quello di cui stiamo parlando qui è come salvaguardare l'unità della Siria" e rispettare l'integrità della Siria, territoriale e del popolo. "Scommettere sulla creazione di divisioni sarebbe un fallimento totale", ha aggiunto.
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