giovedì 6 febbraio 2014
Sarà applicata «molto presto» l'intesa per portare in salvo i civili della città vecchia. Assalto al carcere di Aleppo: liberati detenuti “politici”.
Siria, campo di battaglia per 60mila stranieri
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Il governatore di Homs, Talal al Barazi, ha confermato un accordo raggiunto con l'Onu per l'evacuazione dei civili dalla parte vecchia della città siriana, assediata da 600 giorni dalle truppe governative. "L'intesa sarà applicata molto presto", ha aggiunto il governatore, citato dall'agenzia governativa Sana.Stamane il portavoce del ministero degli Esteri russo, Alexander Lukashevich, aveva reso noto che un accordo era stato raggiunto tra ribelli e forze lealiste per l'arrivo di aiuti umanitari. Ma il governatore ha annunciato anche l'evacuazione della popolazione civile.L'emergenza umanitaria a Homs era stato uno dei nodi del tavolo di Ginevra II e l'inviato dell'Onu, Lakhdar Brahimi, aveva anticipato una disponibilità siriana a metterlo in cima alle priorità dell'agenda negoziale. Un primo accordo per l'evacuazione delle donne e dei bambini era stato annunciato il 26 gennaio. Ma l'intesa non aveva avuto seguito, sia a causa del rifiuto di molte donne di partire con i figli lasciando gli uomini in città, sia per le richieste di garanzie da parte dei ribelli sull'arrivo di aiuti umanitari.Intanto sul terreno si continua a combattere. I ribelli hanno preso il controllo della prigione di Aleppo e liberato centinaia di detenuti, molti di questi prigionieri politici. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani spiegando che l'assalto è stato organizzato dai membri della coalizione islamica Ahrar al-Sham e Al-Nusra Front. L'attacco sarebbe iniziato con un kamikaze che si è fatto esplodere davanti all'entrata della prigione. Il carcere di Aleppo ospita oltre 3.000 detenuti, non si ha il numero esatto di quanti ne siano stati liberati.
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