Il funzionario di polizia Asi Mohammad Ali, che in origine ha avviato il procedimento d'ufficio contro Yousaf Gujjar e altre tre persone, in tribunale si è rifiutato di indicare Gujjar come "uno dei principali responsabili". Come appurato dalla stessa polizia, Gujjar e i tre hanno incitato la folla a punire i due cristiani, accusati di blasfemia."Questo atteggiamento di ritrosia della polizia fa pensare a una complicità e non aiuta a fare giustizia" nota l'avvocato cristiano Mustaq Gill, che segue da vicino il caso.Yousaf Gujjar è il proprietario della fornace dove Shahzad e Shama lavoravano, quella stessa fornace in cui sono stati gettati, ancora vivi, dopo aver subito due giorni di percosse e torture.Il fatto è avvenuto a Kot Radha Kishan, nel distretto di Kasur. Alcuni giorni dopo, il 10 novembre, un tribunale anti-terrorismo ha ordinato la custodia cautelare di quattro persone: Yousaf Gujjar e altri tre. In un primo momento le richieste di cauzione erano state respinte, ora sono state accolte. Il giudice aveva fortemente criticato la negligenza della polizia durante il linciaggio. La Corte, nel corso delle indagini, ha messo sotto inchiesta 106 persone.
Rilasciato su cauzione il principale sospettato del duplice omicidio dei coniugi cristiani arsi vivi nella fornace in cui lavoravano.
Il funzionario di polizia Asi Mohammad Ali, che in origine ha avviato il procedimento d'ufficio contro Yousaf Gujjar e altre tre persone, in tribunale si è rifiutato di indicare Gujjar come "uno dei principali responsabili". Come appurato dalla stessa polizia, Gujjar e i tre hanno incitato la folla a punire i due cristiani, accusati di blasfemia."Questo atteggiamento di ritrosia della polizia fa pensare a una complicità e non aiuta a fare giustizia" nota l'avvocato cristiano Mustaq Gill, che segue da vicino il caso.Yousaf Gujjar è il proprietario della fornace dove Shahzad e Shama lavoravano, quella stessa fornace in cui sono stati gettati, ancora vivi, dopo aver subito due giorni di percosse e torture.Il fatto è avvenuto a Kot Radha Kishan, nel distretto di Kasur. Alcuni giorni dopo, il 10 novembre, un tribunale anti-terrorismo ha ordinato la custodia cautelare di quattro persone: Yousaf Gujjar e altri tre. In un primo momento le richieste di cauzione erano state respinte, ora sono state accolte. Il giudice aveva fortemente criticato la negligenza della polizia durante il linciaggio. La Corte, nel corso delle indagini, ha messo sotto inchiesta 106 persone.
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