«Ascoltate anche la nostra versione dei fatti»: è questo il messaggio forte e chiaro per i leader del mondo dei ragazzi riuniti da oggi a Roma, nella sede della Fao, Romun 2015, la più grande simulazione giovanile dell'Onu. Più di 500 ragazzi, 60 nazioni, 5 giorni di negoziazioni, un unico obiettivo: dimostrare che anche i più giovani hanno una propria idea - e soluzioni, anche - per quel che succede nel mondo.
I ragazzi hanno dai 16 ai 30 anni e sono arrivati nella Capitale da Paesi con culture e tradizioni diverse, alcuni con realtà particolarmente problematiche come l'Indonesia, la Libia, la Turchia, l'Afghanistan, l'Etiopia. Tutti credono negli strumenti della diplomazia e del dialogo: il dialogo consapevole e corretto, rispettoso di se stessi e del prossimo, che avvicina, che rende l'altro - quello diverso da noi - interessante, che abbatte i muri della paura.