mercoledì 7 maggio 2014
Un raid dei terroristi provoca 300 morti. Si muovono Usa, Francia e Gran Bretagna.
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Gli estremisti islamici nigeriani del gruppo Boko Haram hanno sferrato un attacco nella città di Gamboru Ngala, al confine con il Camerun. Testimoni parlano di trecento vittime.I terroristi hanno approfittato del fatto che molti soldati nigeriani sono stati dispiegati a nord per cercare di ritrovare le oltre duecento ragazze rapite dagli stessi Boko Haram. La strage risale a lunedì ma se n'è avuta notizia solo mercoledì.Un gruppo di uomini armati è arrivato a bordi di veicoli e motociclette razziando la città e appiccando il fuoco al mercato, che attira moltissimi commercianti da tutta la regione. Gamboru Ngala si trova nello Stato del Borno, roccaforte storica di Boko Haram, gruppo estremista che ha rivendicato il rapimento di più di 200 studentesse nella stessa regione.  Secondo le testimonianze degli abitanti, gli assalitori, giunti nella città in pieno giorno a bordo di veicoli blindati e di furgoni con le insegne della polizia e dell'esercito, hanno dato fuoco al mercato, all'ufficio della dogana, al commissariato di polizia e a quasi tutti i negozi della città. L'uso da parte dell'esercito di milizie private costituite da civili per la lotta contro Boko Haram, ha spinto gli estremisti a colpire le popolazioni locali.Un politico locale, il senatore Ahmed Zanna, ha raccontato all'agenzia Afp di avere invano chiamato le forze di sicurezza, ma di non aver ottenuto risposta, in quanto gran parte dei militari è stata spostata a nord, nei pressi del lago Ciad, nel tentativo di ritrovare le ragazze rapite lo scorso 14 aprile da una scuola di Chibok nello Stato del Borno e dichiarate, in una rivendicazione video, "schiave" dei miliziani pronti a "venderle" o a costringerle a "sposarli".Cresce intanto la mobilitazione internazionale per la liberazione delle studentesse.  Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato l'invio di esperti americani, mentre il presidente francese François Hollande ha assicurato che il suo paese "farà di tutto per aiutare la Nigeria a fermare questo gruppo e a ritrovare gli ostaggi". "Un atto di pura malvagità", così il primo ministro britannico David Cameron ha definito, in Parlamento, il rapimento delle liceali ribadendo che Londra ha già offerto la sua collaborazione.La polizia nigeriana ha offerto una ricompensa di 50 milioni di naira (pari a circa 300 mila dollari) per chi darà informazioni che portino al ritrovamento. Il presidente Goodluck Jonathan e il governo sono finiti nel mirino delle critiche dell'opinione pubblica, che li accusa di non fare abbastanza. La diffusione del video del leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, nel quale minaccia di vendere le ragazze come schiave al mercato, ha provocato l'indignazione generale.

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