Il governo ungherese convocherà un referendum sulle quote obbligatorie di migranti nell'Unione europea. Lo ha annunciato il premier Viktor Orban, affermando che le quote ridisegnerebbero la mappa etnica, culturale e religiosa del suo Paese dell'Europa."Crediamo che introdurre quote per la ricollocazione di migranti senza il sostegno della gente equivalga a un abuso di potere", ha detto Orban, senza precisare quando potrà tenersi il referendum.Negativo il giudizio del responsabile della Farnesina
Paolo
Gentiloni, il quale ha precisato che a livello giuridico ogni Paese ha diritto a prendere le proprie decisioni, ma a livello politico il referendum ungherese "sottomette ai cittadini un quesito teso a incrinare le decisioni comuni europee".
Se reiterata, una decisione di questo genere, secondo Gentiloni, "può mettere a rischio le basi stesse dell'Unione europea".
Vertice Ue il 7 marzo. A Bruxelles il 7 marzo si terrà il vertice tra i leader dell'Unione europea e la Turchia sulla crisi dei migranti. Lo ha confermato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
Tra Macedonia e Grecia centinaia bloccati. Centinaia di migranti hanno bloccato un'autostrada nel centro della Grecia, chiedendo di poter proseguire verso la Macedonia. La famiglie hanno cantato "vogliamo andare", dopo che la polizia li ha fermati a Tempe. I giornalisti di Reuters hanno visto centinaia di profughi radunati in stazioni di rifornimento di carburante e motel lungo la strada che da Atene va verso la Macedonia, dove stamane le guardie hanno aperto periodicamente il confine, facendo passare un centinaio di persone alla volta. La Grecia ha protestato contro le restrizioni imposte dai Paesi più nord lungo la principale rotta di terra verso l'Europa.