«Vogliono cancellare una lunga storia di convivenza» "I terroristi dell'Isis vogliono eliminare qualsiasi traccia cristiana dal Medio Oriente, e anche ogni simbolo di una lunga storia di convivenza tra Islam e cristianesimo". Lo ha detto padre Mtanious Hadad, delegato patriarcale a Roma delle comunità cristiane d'Oriente, commentando la notizia della distruzione della Chiesa Verde. "Ogni chiesa è importante per noi - ha spiegato -. Quella in particolare ricordava come a Tikrit cristiani e musulmani avessero convissuto per secoli". "I terroristi dell'Isis vogliono far credere che la regione mediorientale appartenga solo all'Islam. Ma noi cristiani non siamo ospiti, siamo arrivati sette secoli prima di loro e quella terra è anche nostra - ha aggiunto -. Per questo si accaniscono contro di noi e i nostri luoghi sacri, i simboli della convivenza. È chiaro che vogliono la nostra eliminazione totale".
Furia iconoclasta anche contro le tombe islamicheLa furia iconoclasta dei miliziati dell'Isis si è scagliata anche contro la storica moschea di Arbaeen Wali, sempre a Tikrit. Lo riferisce l'emittente al-Arabiya, precisando che l'edificio, raso al suolo, ospitava le tombe di 40 "martiri". Secondo i jihadisti, il culto dei martiri incoraggia l'idolatria.