C'è "profondo dolore e angoscia"
nella Chiesa dell'India per lo stupro di gruppo subito da una
pre-novizia di 17 anni a Bangalore, aggredita due giorni fa da
tre uomini nell'istituto delle Suore della Santa Natività. A
denunciare il fatto ad
AsiaNews è mons. Bernard Moras,
arcivescovo di Bangalore, secondo il quale "tale atto disumano e
barbaro compiuto su una questa ragazza, negli ambienti di un
convento, è da condannare nel modo più fermo possibile. La sua
violenza colpisce ciascuno di noi". Trovata in stato di
incoscienza, la giovane è ora ricoverata al St. John's Hospital.L'aggressione è avvenuta poco dopo l'ora di pranzo. La
vittima era sola nella sua stanza al piano terra dell'istituto a
Hennur, quando qualcuno ha suonato il campanello. Lei è andata
ad aprire: tre uomini le hanno spruzzato in faccia una sostanza
chimica, lei è svenuta. L'hanno trascinata fuori, l'hanno
stuprata e sono fuggiti via, lasciandola in stato di
incoscienza. Tutto è avvenuto nel giro di dieci minuti. Ieri la
vittima ha sporto denuncia e la polizia ha registrato un caso in
base alla sezione 376 del Codice penale indiano ("stupro", da un
minimo di sette anni al carcere a vita)."Questo crimine - spiega ad
AsiaNews monsignor Moras - è
doppiamente crudele: perché colpisce una donna, e perché questa
ragazza aveva il desiderio di consacrare la sua vita a Dio.
Invece è stata violata nel modo più brutale possibile. La scorsa
notte ho pregato a lungo, per questa giovane, per la sua
comunità religiosa, per la sua famiglia, per il nostro Stato e
per l'India". "Nelle nostre scuole - sottolinea il presule -
insegniamo valori morali alle persone e il rispetto della
dignità delle donne. Questo atto è una macchia vergognosa per la
dignità delle nostre donne, della società e della nazione.
Chiediamo giustizia per tutte le vittime".Bangalore era stata appena scossa dalla notizia dello stupro di una bambina di sette anni nel bagno di una scuola da parte di un guardiano e di un insegnante di educazione fisica.