lunedì 2 luglio 2012
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«Sono felice di essere stata scelta, io donna e attrice, per dare voce a Mosè al Sacro Monte di Varese. Credo ci sia qualcosa nel mio modo di recitare che è portato naturalmente ad esprimere la dimensione della fede». Piera Degli Esposti, una delle più grandi attrici italiane apre lunedì il «Festival tra Sacro e Sacromonte 2012» con E disse, testo di Erri De Luca dedicato alla figura di Mosé. Il Festival torna per la terza stagione grazie alla Fondazione Paolo VI per il Sacromonte di Varese, con il sostegno del comune lombardo, e proporrà sino a settembre un fitto calendario ricco di star e contenuti.Signora Degli Esposti, non è la prima volta che lei affronta in scena il sacro.Per molto tempo ho interpretato a teatro Maria nella «Passione». E poi l’anno scorso ho avuto l’onore di leggere i commenti durante la Via Crucis col Papa al Colosseo. Avere di fronte il coro della Cappella Sistina che cantava, con vicino il Santo Padre che parlava e davanti una folla che dimostrava la sua presenza e la sua fede a gran voce, non è stato semplice, ma mi ha procurato un’emozione profonda. Un’esperienza fortissima.Anche il Sacromonte di Varese è un luogo importante per la cristianità. Reciterò sulla panoramica terrazza del Mosè in un’altra dimensione mistica molto forte. Erri De Luca presenta il profeta come un giovane scalatore di oggi, che lotta per raggiungere delle cime, in questo caso il Monte Nebo e il Sinai. La vetta è quella che avvicinerà alla Divinità lui e anche gli altri, grazie alle tavole della Legge. La scrittura di De Luca è di una carnalità così concreta che rende avvicinabile il testo anche alle persone più semplici, un testo povero per i poveri.E il pubblico la seguirà in questa “scalata” spirituale?Spero tutte le volte che fra me e il pubblico si stabilisca un legame simile a una carezza lunga, che si crei uno stato che ci accomuna. Io volevo fare l’attrice per consolare, non per essere al centro dell’attenzione. Non sapevo fare l’infermiera e ho pensato che consolare l’anima fosse un buon compito. E a questo mi sono dedicata.Lei, però, a teatro tocca temi profondissimi, mentre in televisione è diventata popolare anche con ruoli comici.Lo ammetto, questa “doppia personalità” artistica a volte meraviglia. Anche il presidente Napolitano, dopo avermi visto in scena  nella «Passione» e subito dopo nella fiction «Tutti pazzi per amore», in occasione della cerimonia per i David al Quirinale mi disse: «Hai due grandi compiti molto ardui: quello di far riflettere con temi profondi, ma anche quello di essere spiritosa e regalare un sorriso al pubblico».Lei ha incontrato anche papa Ratzinger?Ho avuto il piacere di incontrare Ratzinger quando invitò gli artisti alla Cappella Sistina. Eravamo circa 300 tra cui Avati, Sorrentino, Tornatore, Morricone , la Cavani, la Fracci. «Vi ringrazio di avere accettato il mio invito», iniziò: parole umili che mi hanno sorpreso. Come pure mi ha colpito il suo essere molto attento alle voci del coro, alle persone, ai visi, come una specie di rettore di  collegio, un buon istitutore che osserva come crescono i suoi alunni. E poi un altro grande uomo di Chiesa che ho conosciuto è stato il cardinale Martini, sempre mentre interpretavo la «Passione»: abbiamo avuto un lungo colloquio indimenticabile.Ma Piera Degli Esposti è credente?Io sono cattolica, credente e rispetto tutte le altre religioni. Conosco tante persone, soprattutto nel mondo della cultura, che possono vivere senza la fede, ma non capisco proprio come fanno. Io stessa ho ricevuto un’educazione laica da mio padre che era un sindacalista, ma aveva molti amici nella Chiesa. Fin da piccola ho manifestato il mio bisogno di una speranza, di una visione ottimistica della vita nell’attesa di un qualcosa di positivo ancora da venire. Ho bisogno di questo anello di gioia e l’ho trovato nella fede.Dopo Varese, ha altri progetti?Ne ho uno che mi sta molto a cuore perché nasce da un’esperienza dolorosa, la scomparsa di Lucio Dalla, che è stato mio compagno di scuola alle elementari e mio amico da sempre. Tempo fa mi aveva chiesto di recitare una poesia per un audiolibro che avrebbe messo insieme attori, cantanti e poeti a favore del trapianto d’organi. Da poche settimane è uscito Tutta colpa dell’amore, pubblicato da Emons, dove suona anche Lucio mentre io recito una poesia che Erri de Luca ha scritto ispirandosi a me.

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