Il cardinale Angelo Bagnasco, nella Prolusione di oggi al Consiglio permanente della Cei, nelle sue riflessioni sulla famiglia ha citato una tecnica di persuasione delle masse, la cosidetta "finestra di Overton", per dimostrare come con vere e proprie strategie di comunicazioni si riescono a fare accettare "l'introduzione e la successiva legelizzazione di qualsiasi idea o fatto sociale".
La finestra di Overton (The Overton Window) è uno schema di comunicazione-persuasione ideato da Joseph P. Overton (1960-2003), già vice-presidente del centro studi statunitense Mackinac Center for Public Policy. In estrema sintesi, si tratta di uno spazio concettuale graduato all’interno del quale si individuano alcune fasi, sei per la precisione, in cui si può descrivere lo spostamento dell’atteggiamento dell’opinione pubblica rispetto a una certa idea. Si tratta quindi di una spiegazione di uno dei modi in cui avviene la persuasione politica e dei meccanismi che possono essere utilizzati. Sulla base della finestra di Overton, si possono costruire (e sono state probabilmente costruite) campagne a favore di alcune idee non ancora accettate dalla società. Le idee passano dalle seguenti fasi; 1 impensabili (inaccettabile, vietato); 2 radicali (vietato ma con eccezioni); 3 accettabili; 4 sensate (razionalmente difendibili); 5 diffuse (socialmente accettabili); 6 legalizzate (introdotte a pieno titolo) Il concetto di base è capire in quale finestra si trovi attualmente un’idea (ad esempio, la legalizzazione delle droghe leggere) e farla progressivamente slittare verso quella successiva, in una serie di passi. Ovviamente, avere questo schema non consente molto di più di una fotografia della situazione, se non si è in grado effettivamente di influenzare l’opinione pubblica con esempi, testimonial, propaganda mirata, capacità di persuasione, narrazioni di episodi specifici…