A sinistra, puntano il dito i parlamentari di Possibile Pippo Civati e
Beatrice Brignone. "Coprire le statue ai musei Capitolini è un atto di
enorme provincialismo - accusano - da parte di un governo che
interpreta le relazioni internazionali in maniera assai singolare". Per l'Associazione radicale Adelaide Aglietta
la polemica è frutto di "una laicità a corrente alternata, ma la
laicità è ... o non è". Le statue sono state coperte con pannelli bianchi su
tutti i lati dei musei Capitolini. Si trattava di statue antiche di
nudi e la copertura sarebbe stata decisa in una forma di rispetto alla
sensibilità e alla cultura iraniane, gli stessi motivi che hanno
spinto a non servire vino nel corso della cena.
Della visita di Rohani in Campidoglio, e dei vari aspetti
dell'incontro con Renzi, si è occupato come sempre il cerimoniale di
palazzo Chigi in contatto anche con la Farnesina.
"Roma copre le statue di nudi per
evitare al presidente iraniano di arrossire": così, con una
nota d'ironia, il Guardian dedica oggi addirittura il titolo a
questa vicenda.
Ad attirare l'attenzione del giornale britannico - ancor
prima delle questioni politiche e degli accordi economici messi
sul piatto nei colloqui romani di Rohani - sono state proprio le
statue dei Musei Capitolini nascoste dietro alcuni pannelli
bianchi in occasione della conferenza stampa congiunta del
presidente iraniano con il premier Matteo Renzi all'ombra del
monumento equestre a Marc'Aurelio.
Il quotidiano inglese non manca infine di sottolineare un
precedente dell'ottobre scorso, quando Renzi ricevette nella sua
Firenze il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed.
Allora - osserva - vennero nascoste alcune statue in esposizione
dell'artista americano Jeff Koons. Ma "il Davide di Michelangelo
- conclude con un'ultima puntura di spillo la corrispondente
Stephanie Kirchgaessner - rimase scoperto".